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Servizio idrico, da giugno si cambia: addio alla gestione diretta del Comune, pronti gli aumenti

Isernia/ Lo ha detto il sindaco Castrataro durante la riunione del Consiglio


ISERNIA. Non sarà più il Comune di Isernia a gestire direttamente, come avviene adesso, il servizio idrico della città. Lo ha ribadito il sindaco Piero Castrataro nel corso della seduta del Consiglio comunale odierno, spiegando come entro il 30 giugno del 2022 bisogna approvare un piano economico-finanziario con cui verrà indetta una gara per individuare un soggetto – che potrà essere totalmente pubblico, a partecipazione pubblica o totalmente privato – il quale gestirà tutta la rete idrica del Molise, oltre che depurazione e fognature.

Ieri la seconda riunione dell’Egam, l’ente di gestione regionale istituito nel 2017, presieduto dal sindaco di Bojano (Carmine Ruscetta) e i cui membri di diritto sono i sindaci dei comuni più grandi, come Isernia. “Il Molise – ha detto Castrataro ai consiglieri – è l’ultima regione italiana rimasta senza definizione dell’ambito per quanto riguarda il settore idrico, nonostante una normativa europea, recepita anche dalla legislazione italiana, imponga la definizione di questi ambiti. Il passaggio della gara da fare è importante, perché questo vuol dire che i Comuni come Isernia non gestiranno più direttamente il settore idrico, il quale passerà a un nuovo soggetto”.

Una parte di approvazione del piano economico-finanziario è stata tuttavia prorogata al 30 gennaio 2023.

Stando a una delibera dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, il piano succitato prevede anche un aumento del canone idrico del 3 per cento l’anno.

Di qui l’invito, rivolto dal sindaco alla conferenza dei capigruppo, a mettere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio la discussione su un tema così delicato. “Il nuovo soggetto che gestirà il servizio avrà sede a Isernia e gestirà anche la manutenzione delle reti idriche – ha aggiunto – Vorrei perciò che l’assise desse un indirizzo al sindaco su questa materia”.

Un’ulteriore comunicazione da parte di Castrataro ha riguardato la scadenza, il prossimo 15 febbraio, dei primi bandi del Pnrr per quanto riguarda l’istruzione. “Ci sono 81 milioni di euro per gli asili nido, di cui 6-7 milioni per Isernia – queste le parole del sindaco – Credo sia opportuno discutere degli interventi che, come Giunta, abbiamo in mente di fare, concordandoli con i dirigenti scolastici e una parte della cittadinanza. Ci sono anche due interventi grandi che stanno per cominciare alla San Giovanni Bosco e alla San Pietro Celestino, altro argomento importante da portare in aula”.

 

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Pasquale

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