Covid, boom di contagi tra i dipendenti delle Poste: i sindacati chiedono soluzioni

Diverse le problematiche evidenziate negli uffici molisani. Per la Cisl sono necessari più interventi di sanificazione e il ripristino degli ‘screening focolai’


CAMPOBASSO/ISERNIA. La variante Omicron dilaga in Molise e non risparmia certo i dipendenti delle Poste. Da qui la necessità di chiedere la convocazione dell’Organismo Paritetico Regionale che si è tenuto oggi in videoconferenza.

Diverse le criticità evideniziate. “Come Cisl Poste – afferma infatti il segretario della Slp-Cisl Molise Antonio D’Alessandro – abbiamo evidenziato una serie di problematiche e chiesto le relative soluzioni”.

Evidenziato ad esempio il sovraffollamento degli uffici dovuto all’eliminazione degli stalli. “Necessaria poi la fornitura di Ffp2 – continua D’Alessandro – per tutto il personale iniziando dai colleghi che lavorano a stretto contatto con la clientela”. Chiesto inoltre il ripristino, per i portalettere, della procedura di consegna degli oggetti a firma in vigore durante il lockdown e l’’intensificazione di sanificazioni e igienizzazione in tutti gli uffici”.

Non solo. Per il sindacato è importante il ripristino di ‘screening focolai’, ossia effettuare test di massa laddove si registrano dei positivi al Covid in un ristretto lasso di tempo. Così come bisognerebbe evitare trasferte sia in ingresso sia in uscita dagli uffici Postali interessati da casi di positività;

Altra richiesta poi riguarda la sensibilizzazione dei prefetti per garantire, “negli uffici con maggior traffico, l’ordine pubblico, richiesta di vigilantes o di associazioni di volontariato” e la riattivazione dello smart working per tutte quelle mansioni che lo consentono.  

“Le nostre richieste – precisa D’Alessandro – sono state recepite e saranno veicolate all’Organismo Paritetico Nazionale già convocato per martedì prossimo 18 gennaio 2022. La Slp- Cisl lavora ininterrottamente senza nessuna pausa per l’interesse di tutti i Lavoratori e continuerà a seguire il tema sicurezza unitariamente alle altre questioni”.

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