Vanno applicati alcuni consigli per usarla e proteggersi meglio, ma è possibile sfruttare al massimo i ‘preziosi’ dispositivi di protezioni individuali
ROMA. Il governo Draghi ha di recente imposto l’uso della mascherina Ffp2 per accedere ad una serie di luoghi tra cui cinema, teatri e mezzi di trasporto, nonché introdotto l’obbligo di indossarle per le persone in autosorveglianza – ovvero coloro che hanno avuto un contatto stretto con un positivo ma non devono fare la quarantena. Questo tipo di dispositivi di protezione è considerato più efficace, in primis per tutelare sé stessi, ma solo se lo si indossa correttamente. Va anche detto che, secondo i protocolli, andrebbe cambiato ogni 4 ore per il massimo della protezione. Ma è proprio così?
In un’intervista all’Adnkronos riportata da SkyTg24, Cristina Boi, ingegnere chimico dell’università di Bologna che si occupa dei test sulle mascherine, ha riepilogato cosa bisogna fare e non fare per usarle al meglio. Se si seguono questi consigli, la “mascherina funziona bene fino a 40 ore”, ha detto l’esperta. “Non si deve trattare necessariamente di 40 ore di fila, però: se si utilizza un’ora al giorno per fare la spesa, si può tenere anche 15 giorni, a patto di conservarla bene”. Nel dubbio, altri esperti consigliano di non riutilizzarle. Alcune persone possono trovare più difficile respirare con la Ffp2. Il consiglio che l’esperta dà loro è quello di usarla quando è necessario e, più in generale, quando si entra in un luogo chiuso, e di sostituirla con la chirurgica negli altri casi. Il suggerimento è “portare con sé i due tipi”.
La dottoressa Boi ha sfatato un altro mito: “Non bisogna riporre la mascherina in una bustina di plastica”. È meglio usare la carta o il tessuto, anche se “l’ideale sarebbe appenderle in casa in un posto pulito”. Rincara la dose il virologo Fabrizio Pregliasco, che ha sottolineato: “Invenzioni caserecce come spruzzarle di disinfettante e poi metterle all’aria potrebbero danneggiarle rendendole inefficaci. Nel momento in cui si toglie, va tenuta sempre dagli elastici, per evitare la contaminazione dalla parte esterna, nel caso ci fosse stata un’esposizione al virus”.
Anche l’abitudine che molti hanno di indossare la Ffp2 sopra una chirurgica è sbagliata, sottolinea la Boi. L’efficacia della prima infatti è determinata “non per il materiale ma per la sua maggiore aderenza al volto”. Se se ne vogliono usare due, è quindi meglio fare il contrario: usare la Ffp2 sotto e la chirurgica sopra, e sfruttare il cosiddetto ‘effetto Emmental’. In breve, se metto più strati insieme, i buchi in posizioni diverse creano più ‘pieno’ e trattengo più particelle.
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