Ferrovia Adriatica, 5 miliardi nella Legge di bilancio. Il Psi: sui quattro binari confronto tra regioni

La presa di posizione dei segretari di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia


CAMPOBASSO. Una linea ferroviaria ‘Adriatica’, che parta da Bologna e arrivi a Bari. Passando ovviamente per il Molise.

I segretari regionali del Psi Marco Strada (Emilia Romagna), Boris Rapa (Marche), Gianni Padovani (Abruzzo), Marcello Miniscalco (Molise) e Claudio Cesaroni (Puglia) hanno chiesto un approfondimento sul tema dell’Alta velocità e dell’arretramento della ferrovia Adriatica, “perché l’entrata nei corridoi Europei ha una valenza continentale e non può essere né letta, né realizzata a compartimenti stagni o su spinte campanilistiche”.

Ma soprattutto, rimarcano gli esponenti socialisti, perché ogni valutazione dovrà tenere fondamentalmente conto dalle strategie Europee condivise dall’Italia: Mercato unico dei trasporti sostenibile; Lotta al cambiamento climatico, per arrivare alla neutralità entro il 2050.

Nel 2011, evidenziano, la Commissione Europea, aveva approvato il Libro Bianco ‘Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile’, in cui si iniziano ad indicare anche tramite il Regolamento europeo 1315/2013, gli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti.

Documento che affrontadiversi punti, dal trasporto multimodale al traffico merci internazionali, con 10 obiettivi per le varie modalità di trasporto, 4 delle quali riguardano il trasporto ferroviario. Entro il 2030 il 30% delle merci oltre i 300 chilometri deve viaggiare su treno, percentuale che deve salire al 50% nel 2050. Sempre entro il 2050 le emissioni di gas serra devono essere abbassate del 60%.

“La Legge di Bilancio 2022 – hanno dichiarato i cinque segretari del Psi – per la prima volta fa un investimento specifico sulla linea Adriatica introducendo il concetto dell’Alta velocità e Alta capacità e stanzia 5 Miliardi di Euro. Abbiamo analizzato i dati, le questioni relative ai trasporti e riteniamo che, per raggiungere egli obiettivi, si debba ragionare sulla necessità di realizzare 4 binari, per supportare sia l’alta velocità, ma anche il trasporto merci che dovrà crescere notevolmente visti gli obiettivi per la lotta al cambiamento climatico”.

“E’ evidente che tale progetto deve essere realizzato coinvolgendo i territori, ma solo se si è capaci di ragionare in questi termini: gli investimenti sull’Adriatica riguardano i territori attraversati ma sono strategici anche per lo sviluppo industriale. Quindi una progettazione che preveda la realizzazione dell’alta velocità e dell’arretramento dove possibile per liberare la costa, anche in funzione degli obiettivi indicati dalla Comunità Europea e avere una visione complessiva e non per poi ritrovarci con una infrastruttura vecchia prima ancora di nascere. Chiediamo pertanto – hanno concluso – che si costituisca un tavolo interregionale e che si adoperi per affrontare in maniera unitaria tale questione, vitale per le nostre regioni ed i nostri territori”.

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