HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Centro che passione. Micone: “Moderati ago della bilancia, alle Regionali ci saremo”

Centro che passione. Micone: “Moderati ago della bilancia, alle Regionali ci saremo”

Le riflessioni del presidente del Consiglio regionale, oggi a Roma per la cerimonia del giuramento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e già all’opera per la costituzione del cosiddetto Terzo Polo. Che potrebbe trovare in Molise, le sue parole, la collocazione ideale


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Una riunione politica, di quelle che contano, con i rappresentanti nazionali dei partiti, per discutere della ‘cosa’ centrista in fase di gestazione. E il tampone anti Covid, nei punti di controllo allestiti nei pressi del Parlamento, per consentire ai Grandi elettori, deputati, senatori e rappresentanti delle Regioni, di accedere a Montecitorio in sicurezza, per partecipare alla cerimonia di giuramento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dell’inizio del suo secondo settennato.

Giornata fitta di impegni romani per il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, tra i Grandi elettori del Molise, insieme al governatore Donato Toma e al capogruppo del M5s Andrea Greco. Raggiunto proprio mentre sta per entrare alla Camera. “Persona di alto spessore umano, massimo emblema di valori civili e autorevole personalità istituzionale”, così nei giorni scorsi Micone ha definito il presidente Mattarella.

mat2“I giorni che abbiamo vissuti per arrivare alla sua rielezione – la prima riflessione del presidente del Consiglio regionale – sono stati intensi ed emozionanti, ora c’è attesa per le parole che pronuncerà il capo dello Stato”.

Presidente Micone, oltre all’impegno istituzionale, oggi a Roma lei aveva anche un importante impegno politico, nella trattativa in corso tra i partiti di area moderata, per la costituzione della nuova aggregazione centrista
“La politica si muove molto velocemente. Questa mattina ho avuto un incontro con i vertici nazionali dell’Udc e poi anche con altri rappresentanti di partiti moderati, per discutere del progetto della nuova nascente federazione di centro, pensata per portare equilibrio e moderazione tra due poli contrapposti. Credo che oggi più che mai ci sia bisogno di moderazione, quindi di centro, come hanno dimostrato anche le votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica”.

Il famoso Terzo polo di cui si parla da anni. E per quanto riguarda le alleanze, con il centrodestra e con il centrosinistra? Anche in vista delle importanti scadenze elettorali del 2023, le Politiche e poi le Regionali in Molise
“La federazione di centro non può guardare a destra o a sinistra, ma deve puntare a fare l’ago della bilancia. Per quanto riguarda le alleanze elettorali queste non possono che prescindere da dibattiti sui programmi. Si deve partire dai programmi per arrivare alle alleanze e non il contrario, con una riflessione che va fatta prima all’interno dei partiti”.

mat 1Ma lei pensa che una formazione di centro il prossimo anno possa concorrere direttamente per la conquista della Regione? Le chiedo anche di più, lei ha anche pensato di porsi alla guida di questa formazione come candidato governatore?
“Quello che farò di certo è farmi portavoce in Molise del progetto del centro, che dovrà avere le mani libere nelle prossime scadenze elettorali. Al contrario non si può costruire portando avanti la candidatura di Salvatore Micone o di un’altra persona. Quello che va fatto è costruire una squadra di candidati, di partiti di centro o di liste civiche, avviando parallelamente il discorso sui programmi, come dicevo. E facendo anche una riflessione su quello che non ha funzionato, perché se continuiamo a dire che va tutto bene non ne usciamo. Sono però convinto che in Molise, dove è già forte la connotazione centrista, la federazione moderata possa far sentire il suo peso più che in altre regioni. Perché non credo che partiti come Fratelli d’Italia e Lega da una parte e Pd dall’altra possano fare a meno del centro”.

A livello nazionale si sta parlando anche di nuova legge elettorale e di possibile ritorno al Proporzionale. Lei di questo che ne pensa?
“Penso che il Proporzionale possa essere la scelta migliore, soprattutto in caso di reintroduzione delle preferenze. Alle Regionali è già possibile indicare un nome, alle Politiche i cittadini devono avere la possibilità di esprimere la preferenza e di scegliere i loro candidati, altrimenti indicati dai partiti, il più delle volte direttamente da Roma”.

In questo il governatore Toma ha espresso una posizione diversa. Ha detto cioè che la reintroduzione delle preferenze possa aprire il via a “scelte di pancia”. E che al contrario i partiti, nell’indicazione dei candidati, fanno una scelta più ragionata, basata anche sui percorsi e sulle esperienze 
“Non sempre è così, a volte gli eletti si dimenticano dei territori nei quali sono stati indicati, ‘scomparendo’ letteralmente dopo le elezioni. La politica va fatta insieme alla gente e la preferenza lega il rappresentato alla gente”.

Nei giorni scorsi è stata pubblicata una fotografia che la vede al fianco del leader di Italia Viva ed ex premier Matteo Renzi. E’ un riferimento politico per lei?
“Con Renzi abbiamo fatto qualche chiacchierata in questi giorni. Alla riunione di questa mattina c’era anche un suo rappresentante”.

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