Ieri sera l’allenatore del Campobasso ha ricevuto il Premio intitolato alla memoria del tecnico santacrocese. Il mister sulla gara di Pagani e su Merkaj: “Le assenze? Abbiamo già dimostrato di poter essere sempre competitivi. Sì, Olger sta giocando molto bene”.
di Maurizio Cavaliere
Sarebbe stato belle vedere mister Cudini ricevere il Premio intitolato a Vincenzo Cosco. L’Aiac Molise ha però dimenticato diversi mezzi di informazione (compresi noi) tra gli invitati. Ci torniamo dunque oggi perché la notizia è importante, non solo per tributare a Cudini i meriti, per l’ottimo lavoro svolto da quando è a Campobasso, ma pure per ricordare Vincenzo Cosco, tenace calciatore e apprezzato tecnico di Santa Croce di Magliano.
Cosco è stato un grande uomo di campo e una grande persona. Sempre sorridente e disponibile con i giornalisti, pure. Tutti gli hanno voluto bene. Oggi il Premio che porta il suo nome, su indicazione del Consiglio direttivo dell’Associazione italiana allenatori calcio del Molise, e alla presenza del Presidente nazionale Aiac, Ulivieri, va a Mirko Cudini che, per come interpreta il mestiere (è sempre professionale, scrupoloso e ben concentrato sul suo lavoro), somiglia tanto a Cosco. Il mister marchigiano, che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani di Silvana, la moglie Vincenzo Cosco, commenta così per noi la soddisfazione per questo premio, consegnato in un momento simbolico tra passato e presente, sempre sotto il segno del lupo: “Per me è un riconoscimento importante. Certamente lo è perché riguarda il mio lavoro, ma lo è ancora di più perché essere accostato al nome di Vincenzo Cosco è davvero un grande onore”.
Una battuta anche sulla partita di sabato prossimo a Pagani, dove il lupo si presenterà senza tre giocatori squalificati (Menna, Tenkorang e Persia), ma forte di 5 punti in tre partite giocate molto bene. “Andremo lì per fare il nostro calcio e la nostra partita. Come sempre. Il Campobasso ha già dimostrato di potersela giocare senza alcuni atleti importanti”. Infine parliamo di Merkaj, che ha dato alla squadra quello che gli si chiedeva, ovvero personalità, forza e imprevedibilità: “Sì, sta giocando molto bene” conferma Cudini. L’attaccante albanese è uscito anzitempo nel match con il Palermo: “Non conosciamo ancora l’entità del problema, ma non dovrebbe essere nulla di preoccupante” chiude il mister. Incrociamo le dita, perché con Merkaj il lupo corre più forte.
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