Nuove tecnologie e progetti innovativi, dal Mise 428 milioni di euro: c’è anche il Molise

Il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti: una quota pari al 25 per cento è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese


CAMPOBASSO. Ci sono anche 428 milioni di euro per le regioni del Sud, tra cui il Molise, nel nuovo regime di aiuti per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.

Lo rende noto il ministero dello Sviluppo economico, che dal sito ufficiale spiega anticipa le basi decreto firmato da Giancarlo Giorgetti, con cui disciplina i finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

“Da ministro dello Sviluppo economico è mio dovere tutelare le imprese italiane – ha detto Giorgetti – individuando tutte le risorse e gli strumenti necessari per sostenere gli investimenti in progetti innovativi che mirano anche a ridurre l’impatto energetico sui processi produttivi. È questa un’altra importante linea d’azione da perseguire per fronteggiare, in un’ottica di medio e lungo periodo, il caro bollette. La capacità del nostro sistema imprenditoriale di rimanere competitivo sui mercati – aggiunge il ministro – passa infatti dall’ammodernamento degli impianti attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie che, oltre a incrementare la produttività e migliorare la sostenibilità ambientale, devono favorire sviluppo e occupazione”.

Dei circa 428 milioni previsti per le regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), una quota pari al 25 per cento è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro e dovrà favorire la trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle Pmi attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti, individuate dal Piano Transizione 4.0. Una particolare attenzione verrà rivolta ai progetti che puntano a favorire l’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non dovranno però aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio economico europeo che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Le Pmi interessate potranno presentare domanda nei termini e nelle modalità che verranno definite con un successivo provvedimento ministeriale.

 

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