“Abbiamo le risorse economiche. La norma è stata semplificata. Non ci sono più alibi”, spiega il segretario del Partito Democratico


CAMPOBASSO. “Non ci sono più alibi. Abbiamo le risorse economiche. La norma è stata semplificata. Ora è il momento di assumere assistenti sociali negli Ambiti Sociali”. Così il consigliere regionale e segretario regionale del Partito Democratico Vittorino Facciolla interviene sul tema del precariato degli Assistenti sociali. “Nella Legge di Bilancio 2021 è stato introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 6.500 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4.000 abitanti.  All’atto pratico però la norma si era bloccata davanti al patto di stabilità e agli ostacoli alle assunzioni”, spiega Facciolla.

“Ora nella Legge di Bilancio 2022 sono stati apportati i giusti correttivi”, sottolinea il segretario. Tutti gli ambiti territoriali italiani e molisani, da qui al 2026, dovranno raggiungere prima la soglia di un assistente sociale ogni 6.500 abitanti e quindi tendere ad uno ogni 4.000 attingendo al Fondo di Solidarietà Comunale ed al fondo povertà, entrambi garantiti dallo Stato.  

“Per la nostra Regione – prosegue Vittorino Facciolla – si tratta di circa 46 assistenti sociali da stabilizzare o assumere come primo step per poi raggiungere il numero di 75 professionisti.  Regione, Comuni e Ambiti potranno così dotarsi del personale necessario per accogliere la sfida del PNRR e attuare quel cambio di rotta necessario in materia di coesione sociale. Gli assistenti sociali nella nostra Regione svolgono un lavoro fondamentale, eppure la maggioranza di loro ha un contratto precario o quanto meno un vissuto precario del loro lavoro. Ricordo l’importante e delicato lavoro svolto da queste professioniste del sociale in materia di minori e disabilità, nonché nell’attuazione del Reddito di Cittadinanza”, sottolinea il segretario Facciolla. “Nel nostro territorio le assistenti sociali spesso lavorano tramite Cooperative e non vantano un rapporto diretto con il Comune pur rispondendo direttamente alla loro gestione. Eppure le assunzioni sarebbero una boccata d’ossigeno proprio per i Comuni più piccoli che spesso sono a corto di personale e alle prese con una mole sempre più grande di lavoro. Un paradosso cui porre subito rimedio”.

“Non possiamo pensare di affrontare con un esercito di precari professionisti, insieme ad un personale con un’età media di 55 anni nelle Pubbliche Amministrazioni, le sfide socio-economiche che la pandemia ci lascerà”. Entro il 28 febbraio 2022 i responsabili d’Ambito dovranno inserire sul sistema SIOSS i dati relativi al personale dell’anno precedente e le previsioni dell’anno corrente. Secondo Facciolla “è opportuno già prevedere in questa annualità il raggiungimento del livello 1 a.6.5000 per poi poter concorrere nel prossimo anno al raggiungimento del livello 1 a 4.000”.   

“Vigilerò affinché questa importante e irripetibile occasione non cada nel vuoto, – conclude Facciolla – stimolando costantemente l’Assessorato regionale alle Politiche Sociali affinché assuma finalmente il ruolo di regia che finora ha evaso ed eluso. Considero grave la totale assenza di supporto finora dimostrato anche per la passata annualità.  Ritengo a mio avviso necessario che l’Assessorato convochi un tavolo tra ANCI, Regione, Ambiti con i loro Comuni Capofila, Sindacati e l’Ordine degli Assistenti Sociali per definire un percorso chiaro e concreto per pianificare l’assunzione di questi professionisti”.