Il 31enne di Campobasso è stato arrestato dagli agenti dell’Antidroga e trasferito nel penitenziario di Regina Coeli a Roma
CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi era stato già fermato e confinato ai domiciliari. Ma ha continuato a spacciare eroina e ora per lui si sono aperte le porte del Regina Coeli a Roma.
È finito di nuovo nella rete dell’Antidroga della Squadra Mobile di Campobasso il 31enne originario del capoluogo, già gravato da diversi precedenti penali. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura, ha avuto inizio nel settembre dello scorso anno, quando, attraverso i ripetuti servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo e nella provincia, sono stati raccolti numerosi elementi probatori riguardo l’esistenza di una rete di spacciatori e giovani assuntori di tale tipo di stupefacente.
Già nei mesi scorsi, prolungati servizi di osservazione e puntuali riscontri incrociati, posti in essere dagli uomini della Sezione Antidroga, hanno permesso di delineare un preciso spaccato dell’attività illecita di spaccio del giovane campobassano che, lo scorso settembre, è stato trovato, a bordo della propria auto, in possesso di circa 100 grammi di eroina, al termine di un inseguimento da parte degli agenti culminato a Campodipietra. In quella circostanza, il Tribunale di Campobasso ha emesso nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari, tuttavia la costante attività di Polizia Giudiziaria svolta dagli uomini della Squadra Mobile, ha permesso di accertare che il 31enne continuava a spacciare. Per questo ha emesso una nuova e più grave misura restrittiva sostituendo la misura degli arresti domiciliari con la detenzione in carcere.
Nei giorni scorsi, il personale della Squadra Mobile ,coadiuvato da un team Cinofilo Antidroga della Questura di Pescara ha proceduto ad una perquisizione dell’abitazione del giovane e, nella circostanza ha rinvenuto e sequestrato circa 40 grammi di eroina, una modica quantità di hashish e la somma in contante di 1600,00 euro, probabile provento dell’attività illecita. L’uomo è stato quindi associato al carcere di Regina Coeli di Roma.