Il vescovo ai fedeli dell’arcidiocesi di Campobasso-Bojano: “Regni nelle nostre vite, nelle nostre scelte e nei nostri cuori. Costruiamo ponti e non muri”
CAMPOBASSO. “Carissimi, la guerra che è scoppiata in Ucraina ha dato un’infinita tristezza al cuore di tutti noi. Vivissima è la preoccupazione, specie dei bambini e dei giovani”. Si apre così la lettera che il vescovo dell’arcidiocesi di Campobasso-Bojano Giancarlo Bregantini ha inteso indirizzare ai suoi fedeli. “Vedendo queste immagini e pensando alla vicinanza reale dei bombardamenti, l’angoscia diventa domanda: ‘Perché non è bastata la lezione della pandemia a farci cambiare il cuore? Perché chi governa il mondo non pensa al bene collettivo, soccorrendo i più colpiti dalla pandemia? Perché si bombarda invece di creare ospedali?’. A queste domande, che i nostri ragazzi ci stanno rivolgendo in questi giorni, non è certo facile rispondere”.
“Ma – spiega Bregantini – possiamo appellarci alle coscienze, facendo memoria della logica che ci insegna il Magnificat e che si è rivelata sempre vera nel corso della storia. Il Magnificat, infatti, ci dice chiaro che i potenti saranno rovesciati dai loro troni e che i piccoli e gli umili saranno, invece, innalzati”.
“La pace e la sua diffusione non si arrende! Mai! Perciò la Pace regni nelle nostre vite, nelle nostre scelte e nei nostri cuori. Mai usare atteggiamenti di violenza o di prevaricazione. Costruiamo ponti e non muri, mediante la stima reciproca e il dialogo fraterno”, esorta l’arcivescovo.
“In questo momento siamo tutti chiamati ad intensificare la preghiera. In particolare il Papa – ricorda Bregantini – ci ha chiesto di vivere il 2 marzo che è mercoledì delle Ceneri come giorno interamente dedicato al digiuno e alla preghiera per la pace nel mondo”.
“Le parrocchie della nostra diocesi saranno fari luminosi di preghiera in tanto buio – è convinto il vescovo – Saranno organizzati vari momenti specifici in ogni parrocchia. Come diocesi alla sera, alle ore 20.00, faremo un momento intenso di supplica e di adorazione eucaristica nella parrocchia di san Paolo in Campobasso. La preghiera continuerà per tutta la notte fino alle ore 8,00 del mattino, con i turni delle varie parrocchie che vi aderiranno. Si concluderà con la santa messa”.
“Il Signore ci aiuti a comprendere che l’insensatezza diabolica della violenza si vince con le armi dell’amore e del rispetto reciproco, perché il mondo sia un’arca di fratellanza dove tutti ci possiamo sentirci fratelli”, conclude Bregantini.