L’Isernia si prende la Coppa Italia: 2-0 al Campomarino, è festa sugli spalti di Montenero

Primo trofeo dell’era Traisci. Reti di Negro e Panico

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CAMPOMARINO-CITTÀ DI ISERNIA SAN LEUCIO 0-2

(primo tempo 0-1)

RETI: 45’ Negro e 63’ Panico N.

CAMPOMARINO: Sedile, Mascilongo (88’ Del Gesso), Mascolo, Letto N. (57’ Falco), Pignatelli (57’ Aufiero), De Vita, Finizio, De Nicola (88’ Graziaplena), Mastrangelo, Montechiari (88’ Garzarella), Letto G. All.: Tanga.

CITTÀ DI ISERNIA SAN LEUCIO: Amoroso, Di Giulio, Barile, Ercolano (73’ Zullo), Vallefuoco, Di Lonardo, Mingione, Soria, Negro, Panico N. (91’ Masotta), Coia (72’ Vitale). All.: De Bellis.

ARBITRO: Scarati di Termoli (Palazzo–Palumbi; IV: Aurisano).

NOTE: partita iniziata con cinque minuti di ritardo per messaggio di pace a favore della risoluzione del conflitto russo-ucraino.

Al 70’ il Campomarino fallisce un rigore con Mastrangelo (palla fuori).

AMMONITI: Pignatelli e Letto N. (C); Mingione ed Ercolano (CDISLR).

RECUPERO: 0’ pt, 4’ st.

MONTENERO DI BISACCIA. L’Isernia di mister De Bellis conquista la Coppa Italia d’Eccellenza, battendo 2-0 il Campomarino sul campo neutro di Montenero di Bisaccia. Reti di Negro allo scadere della prima frazione e del solito Panico al 63’, che permettono ai biancocelesti di alzare la Coppa e festeggiare al De Santis.

La Città di Isernia San Leucio Roccasicura si presenta orfana di Di Lullo out per squalifica e Pettrone per l’infortunio riscontrato nella gara con il Campodipietra, ma recupera Coia che sostituisce proprio quest’ultimo e, viste le ultime importanti prestazioni, conferma in mediana il classe 2004 Ercolano.

Primi quaranta minuti di gioco compassati, complice anche il maltempo, con gli estremi difensori chiamati a un difficile intervento a testa, Sedile su Negro e Amoroso su Mascilongo.

Sul finire del primo tempo arriva il guizzo vincente di Negro, posizionato al posto giusto al momento giusto e abile a intercettare una palla sporca in area di Panico: è il vantaggio dell’Isernia, per la gioia dei tifosi sugli spalti.

Nel secondo tempo il film della gara non cambia ed è ancora Negro che potrebbe dare il colpo del ko sempre da buona posizione, ma spedisce clamorosamente sull’esterno della rete.

Ci pensa però il compagno di reparto Panico, che a 38 anni delizia il pubblico presente al De Santis con un colpo di alta scuola, per l’apoteosi dei supporters isernini accorsi e con indosso la maglietta celebrativa dedicata al piccolo Salvatore, il figlioletto nato da poco.

Gli adriatici non accusano il colpo, ma addirittura potrebbero dimezzare lo svantaggio al 70′, quando l’arbitro Scarati decreta la massima punizione dove si presenta l’esperto Mascilongo, che invece spedisce fuori.

A questo punto va in scena la sfida personale Mingione-Sedile con il capitano biancoceleste che in ben tre occasioni tenta di apporre il proprio nome sul tabellino, ma il numero 1 rossoblù dice no e merita sicuramente la palma di migliore dei suoi.

Dopo 4 minuti di recupero, scatta la meritata e tanto attesa festa con capitan Mingione che alza la Coppa al cielo per il primo trofeo in bacheca dell’era Traisci.