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Nasce il ‘Distretto del cibo: Olio evo molisano’. Cavaliere: fare filiera per promuovere il territorio

Oggi la presentazione, in una conferenza stampa presso l’assessorato regionale all’Agricoltura. Sono 81 le aziende che hanno deciso di fare rete, 10mila i nuovi ettari di ulivo che saranno piantati


CAMPOBASSO. Made in Molise, nasce il primo ‘Distretto del cibo: Olio evo molisano’. Un progetto avviato tre anni fa, sospeso a causa del Covid e ora portato a compimento, quello illustrato in una conferenza stampa dell’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere.

Con lui i professionisti dell’Unimol che hanno lavorato alla realizzazione del progetto, Manlio Livio Cassandro e Antonio De Cristofaro, le aziende promotrici del Distretto, a partire dalla ‘mente’ Luigi Di Majo, e i rappresentanti delle associazioni, Coldiretti, Cia e Confagricoltura. “Un grande risultato – ha specificato in proposito Cavaliere – in una regione dove le aziende, non solo in questo segmento, stentano a unirsi e a fare rete”.

I Distretti del cibo sono stati istituti attraverso una legge proposta dell’assessore Nicola Cavaliere e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nell’ottobre del 2020. L’obiettivo primario è rafforzare sempre di più la filiera e tutelare e valorizzare le diverse eccellenze enogastronomiche del territorio.

Sono 81 gli olivicoltori che hanno aderito al progetto, sottoscrivendo il protocollo d’intesa. L’obiettivo è quello di piantare 10.000 ettari di uliveti e ristrutturare i 4.000 ettari esistenti, spesso abbandonati.

“Questo è indispensabile – ha chiarito Cavaliere – per raggiungere quella quantità e qualità di olio mono-varietale da olive autoctone che sono necessarie per farlo conoscere a tutto il mondo, anche se esso era già noto nell’antichità come testimoniano gli antichi scrittori che parlano dell’olio di Venafro. Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi, ma riteniamo di poter riuscire a trasformare le nostre colline in splendidi uliveti , bbellendo così anche il nostro paesaggio: è il sogno di vedere le nostre colline coperte da oliveti coltivati prevalentemente dai nostri giovani, che avranno così una fonte di lavoro e di guadagno che arricchirà il nostro territorio”.

Dopo l’olio si lavorerà ai Distretti del cibo del vino e delle specialità enogastronomiche della regione, ha quindi precisato Cavaliere, che ha poi annunciato che nel prossimo Psr 2023/2027 particolare attenzione sarà data alla filiera del latte e della zootecnia e al biologico.

Dell’importanza dei finanziamenti per sostenere il Distretto del Cibo: Olio evo molisano, “senza non si può far nulla”, ha parlato anche Luigi Di Majo, che a sua volta ha espresso l’auspicio del coinvolgimento dei giovani, opportunamente formati. “Sogno anche io di vedere le colline del Molise abbellite da belli ulivi tradizionali, che potrebbero anche rappresentare una nuova attrazione per il turismo – le parole del promotore del consorzio – con i visitatori che, oltre ad ammirare il paesaggio, potranno degustare le nostre eccellenze”. Olio, appunto, ma anche vino e prodotti enogastronomici.

Carmen Sepede

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