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Gemelli, parla il nuovo presidente: ecco perché ho scelto di investire 30 milioni in Molise

Stefano Petracca, fondatore di Responsible Capital, società svizzera di gestione di capitali, illustra il piano d’azione: tutela dell’occupazione e delle specialistiche, puntiamo sull’eccellenza del personale. Celeste Condorelli confermata amministratore delegato e nel Cda c’è ancora la Regione Molise con l’avvocato Lucarelli. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA


di Pasquale Bartolomeo

CAMPOBASSO. Ha scelto il Molise in un momento di pandemia, vedendo grandi potenzialità in un ospedale, il Gemelli, che era e deve restare un centro d’eccellenza nel Centro-Sud.

Così Stefano Petracca, nuovo presidente del Consiglio d’amministrazione e a capo di Responsible Capital, la società italo-svizzera che ha rilevato il 90 per cento delle quote del Gemelli Molise spa, si è presentato stamani per il primo incontro ufficiale in regione.

Responsible si è costituita nel 2021 a Zurigo, città dove vive Petracca, con un capitale sociale di circa 92mila euro. Focalizzata sulla tematica Impact Private Equity (il capitale investito deve avere un impatto positivo a livello sociale e ambientale), controlla al 100 per cento un’altra società, Responsible Capital SICAV, che si occupa di gestione patrimoniale ed è stata costituita nel 2020 nel Principato del Liechtenstein.

Fondatore, socio di maggioranza e presidente di Responsible Capital AG, Petracca – di origini pugliesi, ma con frequentazioni in regione lunghe 20 anni, visto che la moglie è molisana – si è formato in Svizzera presso l’Università di San Gallo e in America alla Harvard Business School. Il manager è un esperto in gestione e sviluppo aziendale con oltre 20 anni di esperienza. Come ultimo incarico, è stato amministratore delegato e head investment management di Flossbach von Storch, uno dei principali gestori patrimoniali indipendenti in Europa con oltre 70 miliardi di euro di asset under management. “Potete immaginare quanto sia retribuita una persona che fa un lavoro come quello che ho fatto io – ha detto – Se ho rinunciato è perché credo che quest’ospedale, per quanto in crisi, possa avere un grande potenziale. Ho convinto molti investitori, che mi conoscono e credono in me, a investire denaro per oltre 30 milioni di euro in Molise. Mi gioco la carriera, non lo nego. Ma il mio modo di gestire capitali ha avuto sempre lo stesso approccio: Non siamo certo venuti a buttare via soldi, ma neppure a speculare: dateci tempo e vedrete. Dobbiamo solo farci conoscere meglio. Io in particolare – rimarca – mi sono assunto le mie responsabilità accettando la presidenza”.

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La mattinata comincia dapprima un incontro privato con i circa 400 dipendenti della struttura, definitivo “quasi commovente”, poi segue la conferenza stampa. Accanto al neo presidente, l’amministratrice delegata Celeste Condorelli, riconfermata nel suo ruolo nel segno della continuità, della quale Petracca dice che neppure conosce la data di scadenza dell’incarico, a dimostrazione della volontà e dell’interesse a lavorare insieme ‘sine die’; poi l’avvocato Patrick Rutishauser, Chief Operating Officer della società elvetica, e Maurizio Panunzio, medico e partner di Responsible Capital.

Primo dubbio da chiarire: la conferma, assicura Petracca, dei livelli occupazionali e delle specialistiche presenti nella struttura ospedaliera, in attesa di definire se e quali saranno le nuove. “Non investiamo per fare tagli o ristrutturazioni, abbiamo mezzo ospedale vuoto – dichiara Petracca – Il nostro piano aziendale si basa sull’eccellenza del personale. Siamo convinti che nel Centro-Sud ci siano pochi investimenti mirati e questo ne è un esempio. Abbiamo esperienza e sappiamo fare sviluppo aziendale e i dipendenti saranno parte integrante di esso. Abbiamo un piano d’investimenti molto chiaro, il cui nucleo è il Molise”.

Parole che trovano eco in quelle dell’amministratrice delegata. “Vogliamo essere un grande punto di riferimento per il Centro-Sud – ha sottolineato Condorelli – Siamo nati per questo scopo. Abbiamo più del 50 per cento di pazienti da fuori regione (Petracca lo dice con grande schiettezza: solo col Molise sarebbe impossibile sopravvivere, ndr) e oltre il 60 per cento delle nostre prestazioni sono di alta specialità”.

Nel Cda – che conta a sorpresa otto persone – figura anche l’avvocato Nicola Lucarelli, in rappresentanza della Regione Molise, l’ente pagatore delle prestazioni sanitarie al privato convenzionato. Non è chiaro se resterà fino ad approvazione del bilancio o anche dopo, ma Petracca giura che l’interlocuzione con le istituzioni, finora, è stata buona e che c’è interesse a dialogare in modo costruttivo con tutti.

Infine, una battuta proprio sull’ala ancora vuota del Gemelli, che avrebbe qualcosa come 80 posti letto. La domanda è se sia ancora praticabile l’integrazione con l’ospedale Cardarelli, vecchio progetto del governo Frattura. “Non escludiamo nulla ma neppure approviamo nulla, entriamo senza alcun preconcetto – ancora Petracca – Dobbiamo capire bene quali sono le migliori opportunità per questa struttura”. Un’aggiunta sul tema arriva anche dalla Condorelli: “È un percorso che esiste già con la rete oncologica, la rete cuore e con l’assistenza Covid, abbiamo avuto totale collaborazione con il territorio e con il Cardarelli, come da nostra missione. Abbiamo sempre proposto al territorio di avere ospedali in rete – ha concluso – per avere una presa in carico del paziente diffusa. Non appena la struttura commissariale sarà pienamente operativa speriamo in un’accelerata anche in questo senso”.

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