Guerra in Ucraina, le conseguenze in Italia: a rischio anche i dati delle Asl

L’allarme dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza: i database delle aziende ospedaliere sarebbero “obiettivi molto sensibili” in virtù degli aiuti umanitari che si stanno ponendo in essere

ROMA. Nel 21esimo secolo i conflitti si sono appropriati di un altro luogo. Non solo a terra, per mare e nei cieli, ma la guerra si combatte anche nel cyberspazio. E secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale non c’è da star tranquilli neanche in Italia. Domenica 6 marzo potrebbe essere una giornata cruciale per la nuova guerra digitale. La Russia in questo è maestra, con una rete di hacking in parte avallata dallo stesso regime putiniano che si è ramificata ovunque, nel dark web e non solo. Le influenze dei criminali informatici russi sull’opinione pubblica degli ultimi dieci anni sono state analizzate diverse volte dagli esperti. E nel conflitto in corso, quelle tecniche tornano più che mai utili alla causa di Putin.

L’Agenzia, organo costituito nel giugno 2021, ha lanciato un allarme secondo il quale molti Paesi occidentali, tra cui l’Italia, potrebbero essere colpiti da un attacco informatico su vasta scala con obiettivi mirati. Tra questi, infrastrutture critiche sia per la pubblica amministrazione che per il tessuto industriale. Uno degli obiettivi principali sarebbero le aziende sanitarie e ospedaliere. Il Dipartimento di malattie infettive, riporta il Corsera, ha diramato una comunicazione in tutti i nosocomi Piemontesi in cui avverte che tali strutture sarebbero “obiettivo molto sensibile probabilmente in virtù degli aiuti umanitari che si stanno ponendo in essere”, invitando ad “alzare al massimo i livelli di sicurezza”, ponendo «massima attenzione alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno. Purtroppo, anche queste, sono azioni di guerra”. Simili comunicazioni sono state diramate in tutto il Paese. L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio Damato ha spiegato come tutto il sistema sanitario regionale è “in stato di massima allerta ed è stato innalzato il livello di cybersicurezza. Attivato il monitoraggio in tempo reale dei sistemi di sicurezza”. E anche qui,  “Massima attenzione alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno”. L’allarme, a seguito della crisi in Ucraina, richiede “a tutte le istituzioni e agli obiettivi sensibili, quali anche le aziende e le strutture sanitarie, di prestare massima attenzione e di monitorare in tempo reale i sistemi di sicurezza informatica per scongiurare possibili attacchi informatici”.

Intanto, il Computer Security Incident Response Team Italia ha definito alcuni protocolli di sicurezza utili nel caso in cui si subisca un attacco informatico, ma anche per prevenirlo. Tra i primi consigli, quelli di senso comune di evitare attività in rete a rischio. Il Csirt ha anche definito i principali fattori di rischio da cui possono provenire cyberaggressioni, come l’utilizzo di piattaforme di comunicazione pubbliche per il rilascio di codice malevolo e l’invio di email di phishing contenenti allegati o link malevoli nel body delle email. Per quanto concerne la prevenzione, il Csirt ribadisce l’importanza del fattore umano, ossia la preparazione del personale oinvolto nell’uso dei sistemi informatici interno alla struttura.

Pierre