Medicina nucleare chiusa per lavori, il Comune di Isernia: riattivare subito il servizio

Il sindaco di isernia in Consiglio comunale
Il sindaco di isernia in Consiglio comunale

La ristrutturazione non è ancora partita e sindaco, assessori e consiglieri mettono le mani avanti: garantire il servizio in ambienti separati contemporaneamente alle opere necessarie. Anche il Pcl dice no e diffida Florenzano: revocare il provvedimento


ISERNIA. No alla chiusura, anche temporanea, di Medicina nucleare all’ospedale di Isernia. Ferma presa di posizione del Comune contro la decisione Asrem di sospendere il servizio di scintigrafia – traslocando a Campobasso – per lavori di ristrutturazione.

Con una lettera indirizzata al direttore generale dell’Asrem Florenzano, al direttore sanitario Gollo, al direttore amministrativo La Storia e al responsabile del Servizio di radioprotezione Torello, il sindaco Piero Castrataro, i consiglieri e gli assessori chiedono l’immediato ripristino del servizio.

Questo il contenuto integrale della lettera: “Preso atto della chiusura del servizio di Medicina nucleare dell’ospedale ‘Veneziale’, per «lavori», in data 7 marzo 2022 i sottoscritti hanno verificato che, pur essendo stato sospeso il servizio «con effetto immediato» dal giorno 2 marzo 2022, nessuna ditta era al lavoro presso i locali interessati. Ritenendo gravissimo chiudere un servizio destinato a pazienti fragili, oncologici e anziani, si chiede – nelle more dell’inizio effettivo dei lavori di ammodernamento – il ripristino immediato delle funzioni interrotte, al fine di ridurre il disagio dei pazienti e l’allungamento eccessivo delle liste di attesa”.

Si chiede inoltre – continua la missiva – che una volta ripristinato il servizio, prima di procedere a un nuovo stop si verifichino tutte le strategie alternative alla chiusura, come ad esempio mantenere effettivo il servizio in ambienti separati contemporaneamente allo svolgersi dei lavori, in considerazione del fatto che, da quanto si è appreso, tali lavori dovrebbero essere condotti, tra l’altro, prevalentemente nel piano sottostante a quello del servizio di Medicina nucleare, modalità già seguita in altre occasioni, come i lavori presso il presidio ospedaliero di Termoli. Credendo fermamente nella collaborazione istituzionale, e auspicando che non siano necessarie ulteriori chiusure di servizi del nostro presidio ospedaliero, si ritiene opportuno e legittimo essere preventivamente informati e coinvolti in decisioni di questo tipo, limitando le chiusure ai tempi strettamente necessari ai lavori”.

Confidando in un positivo riscontro alla presente – concludono dal Comune di Isernia – ci si attende apposita comunicazione relativa alla immediata riapertura del servizio”.

Il no alla sospensione è arrivato anche dal Partito comunista dei lavoratori, per primo a intervenire, a livello politico, sulla vicenda. Di Clemente, in queste ore, ha infatti diffidato il direttore generale Asrem a revocare immediatamente e senza indugio la disposizione di sospensione, poiché, “si sono creati dal 2 marzo scorso inutilmente tanti disagi altrimenti evitabili per la mobilità dei pazienti e utenti, che necessitano di un servizio essenziale come quello delle scintigrafie. Pazienti – conclude il Pcl – costretti verso Campobasso o magari verso qualche struttura privata che così potrà trarne profitto, e ciò soprattutto per gli anziani e le fasce più povere, tanto più in periodo di epidemia e di precipitazioni nevose”.