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Cinema Adriatico nel degrado, parla l’ex assessore Gallo: “Con noi soluzione vicina, si completi l’opera”

Dopo l’interpellanza del M5s, che ha accusato le amministrazioni del passato di non essersi mai occupate del problema


TERMOLI. Ex Cinema Adriatico abbandonato e ridotto in macerie, sull’interpellanza urgente al sindaco di Termoli Francesco Roberti da parte del gruppo del M5s, che accusa le amministrazioni del passato di non essersi mai occupate del problema, interviene l’ex assessore comunale all’Urbanistica Giuseppe Gallo.

“Non è vero, visto che il problema è stato affrontato fin dall’inizio della legislatura Sbrocca, quando ero assessore”, ha dichiarato Gallo. Che ha poi ricordato le tappe della vicenda, a partire dalla controversia tra i proprietari dello stabile e la Soprintendenza regionale per i beni paesaggistici e architettonici. Sullo sfondo un contraddittorio con lo stesso Comune, per il vincolo apposto dagli uffici periferici del Mibact, per i quali non potevano essere apportate modifiche di rilievo al precedente fabbricato, diversamente dalle intenzioni della proprietà. Gallo quindi riferisce del sopralluogo svolto nel 2014 nell’ex Cinema, alla presenza dei proprietari.

Da allora, ha evidenziato l’ex assessore, iniziò una mediazione tra proprietà e Soprintendenza, con l’incarico a un architetto di redigere un progetto di fattibilità che ottenne il parere favorevole della Soprintendenza, e che prevedeva il restauro dello stabile, lasciando invariata la struttura esterna e riaprendo i finestroni. Avallato invece per l’interno il progetto del progettista, notizia rilanciata nel 2015 da tutti gli organi di stampa, precisa Gallo.

Ottenuto il parere architettonico, conclude ancora l’ex assessore, è iniziato il confronto sul recupero interno dello stabile, con l’elaborazione di una scheda sinottica. “Per arrivare all’incarico dello strutturista e del professionista – afferma ancora Giuseppe Gallo – furono necessari anni di dialogo e interlocuzioni aspre, con gli imprenditori che alla fine si convinsero a chiudere la vicenda. Nel frattempo si era arrivati alle elezioni del 2019, che diedero i risultati che tutti sappiamo. Se quanto appreso in relazione alla scheda progettuale risulta vero, e credo lo sia, oggi basterebbe una semplice Scia per avviare i lavori. E chiudere una ferita che la città si porta avanti da anni”.

“Invito l’attuale amministrazione a voler approfondito quanto da noi ottenuto e continuare nella ‘moral suasion’ che porti all’avvio dei lavori – ha concluso Gallo – Nel caso si riscontri ancora un atteggiamento di indisponibilità, a prescindere dalle appartenenze politiche, sarebbe opportuno adottare i conseguenti provvedimenti, in considerazione che la ristrutturazione è a portata di mano. Avrà termine l’oltraggio al cuore della città che perdura da 40 anni”.

Carmen

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