TERMOLI. Ex Cinema Adriatico nel degrado, il Comune di Termoli interviene in risposta all’interpellanza urgente del M5s e sulle dichiarazioni dell’ex assessore all’Urbanistica Giuseppe Gallo.
“Il Settore Terzo del Comune di Termoli, a partire dal luglio 2019 – questa la precisazione – ha condiviso con la proprietà dell’immobile un percorso che potesse concludersi con il rilascio dell’autorizzazione all’esecuzione dei lavori di restauro, recupero e valorizzazione dell’edificio, in conformità alle norme vigenti in materia per i beni architettonici tutelati”.
In particolare la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Molise, il 4 ottobre 2017, pur ritenendo che le opere previste nel progetto fossero compatibili con la tutela del bene culturale, ha dettato 17 prescrizioni che dovevano essere recepite nel progetto, affinché si potesse autorizzare l’esecuzione dei lavori. Tra le prescrizioni dettate vi era la ‘scheda sinottica’, di cui alla circolare del Segretario generale del Mibact del 30 aprile 2015, che è stata redatta dall’ingegner Fabio Ciarrocchi in data 8 marzo 2019.
“Il 10 febbraio scorso – ancora il Comune di Termoli – l’architetto Vincenzo Ricci ha adeguato il progetto alle prescrizioni dettate dalla Soprintendenza e con nota 8819, è stato invitato dall’amministrazione comunale competente per il rilascio dell’autorizzazione. Allo stato si è in attesa dell’esame e valutazione dell’intervento edilizio da parte della Soprintendenza, ed al solo scopo di manifestare l’interesse istituzionale dell’Amministrazione per il recupero dell’edificio il Sindaco, il 15 febbraio ha chiesto che la valutazione del progetto potesse consentire un rapido avvio dei lavori”.
“L’interesse istituzionale dell’Amministrazione che rappresento – ha scritto il sindaco Francesco Roberti – è orientato proprio alla tutela e valorizzazione degli interessi pubblici, citati, che il vostro ufficio ha, a suo tempo, tradotto, opportunamente, in provvedimenti di salvaguardia. L’edificio è localizzato in un’area centralissima della città, tra il Borgo Antico e l’area centrale di Corso Nazionale, molto frequentata durante l’anno con presenze più consistenti, ovviamente, durante il periodo estivo”.
“Inoltre – sempre il Terzo settore – si informa l’opinione pubblica che questa amministrazione comunale, a differenza di quella precedente, con avviso di accertamento riferito agli anni che vanno dal 2016 al 2020, ha provveduto a richiedere alla ditta in questione l’imposta sulla Tosap per l’importo complessivo di euro 17.061,73. E’ del tutto evidente che, quella attuale, è l’unica amministrazione comunale che ha provveduto a verificare l’omessa denuncia di occupazione di suolo pubblico per il ponteggio posto a perimetro dell’immobile e al recupero delle relative spettanze così come confermato dalla sentenza del 20 gennaio 2022 della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, Seconda Sezione”.
“Per quanto concerne le annualità precedenti – ha concluso il Comune – risulta del tutto evidente che le stesse siano prescritte e, dunque, sarà cura della Procura della Corte dei Conti accertare se vi è stato danno erariale, per mancata riscossione dei tributi in questione”.
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