HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIAiuto concreto per la formazione dei giovani: inaugurato il nuovo oratorio parrocchiale

Aiuto concreto per la formazione dei giovani: inaugurato il nuovo oratorio parrocchiale

In festa la comunità di Ripalimosani. Il vescovo Bregantini: “Una giornata memorabile”


RIPALIMOSANI. “È stata una giornata memorabile, che si innesta nella storia, già gloriosa, della cittadina di Ripalimosani, quella del sabato 19 marzo. Abbiamo infatti finalmente benedetto ed aperto il nuovo Centro pastorale, meglio definito come l’oratorio di san Gabriele dell’Addolorata, così chiamato per la grande devozione del parroco, don Moreno Ientilucci, verso questo santo, che parla al cuore dei giovani, perché è da giovane che ha dato la sua testimonianza radicale di fedeltà al vangelo”.

Così l’arcivescovo della diocesi di Campobasso, monsignor Giancarlo Bregantini ha commentato l’apertura della struttura, che sarà punto di ritrovo e formazione per i giovani.

“Tutto è iniziato – ricorda la diocesi –  nel gennaio del 2015, quando il vescovo si è recato in visita pastorale, presso questa comunità. L’ha trovata in forte espansione, sia sul piano motivazionale che delle nuove famiglie presenti nella località alta del paese, chiamata Iontapede. Un nome curioso, che gli anziani del paese lo hanno ben spiegato al nostro vescovo, sempre curioso di capire le cose antiche e nuove del nostro territorio. La spiegazione data dalla loro saggezza è stata chiara e bella: Siccome nel territorio vi era una volta un ruscello da attraversare, Iontapede vuol dire quello slancio che devi fare, con passo svelto e deciso, per attraversarlo senza entrare nell’acqua!”. Piacque questa lettura, subito, al Vescovo, che ne fece un poema di speranza: Iontapede vuol dire allora quello slancio che ci vuole per attraversare le nostre quotidiane difficoltà, specie oggi davanti alla pandemia e di fronte alla guerra.  

Guardano al nuovo popoloso insediamento, nato in questi ultimi anni in quella contrada, ci si è chiesti se fosse il caso di costruirvi una Chiesa nuova oppure un bell’oratorio, che potesse servire anche come chiesetta. La costruzione della chiesa, infatti, avrebbe facilmente creato una spaccatura nella comunità, con il rischio di vedersi staccata dalla chiesa antica, ora purtroppo chiusa per il terremoto, ma che è di una bellezza meravigliosa, anche per l’originalità del suo bel campanile, da tutti noi ammirato mentre scendiamo veloci verso il fiume Biferno. La scelta, saggia, fu quella invece di dar vita ad un Oratorio parrocchiale, che potesse essere di aiuto nella formazione catechistica, alla preghiera comunitaria e allo svago dei nostri ragazzi ed un domani, anche come casa del parroco, al piano superiore. L’idea fu un po’ alla vota portata a compimento, tra mille difficoltà, specie sul piano finanziario. A benedire la prima pietra venne addirittura il Card. Piero Parolin, che rimase subito entusiasta dell’idea formativa e della collocazione in quella zona, priva di altre strutture di accoglienza.

I lavori procedettero, come spesso avviene, con lentezza. Ci fu bisogno di un ulteriore finanziamento da parte della Cei, che con generosità offrì il suo indispensabile sostegno, anche per la spinta costante del nostro Vescovo GianCarlo. La stessa comunità fu lentamente coinvolta, sempre più consapevole della utilità dell’Oratorio per i loro tanti figli, che qui potevano avere uno spazio educativo di veri valori formativi. Il Comune fu sempre vicino all’opera. La diocesi seguiva con interesse il cammino della comunità parrocchiale, già aggravata dalla perdita della chiesa antica”.

Ieri l’inaugurazione alla presenza di tantissimi bambini. Al vescovo il grazie del parroco, del sindaco e dell’intera comunità

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