Boom di candidature per aggiudicarsi il soggiorno nell’abitazione messa a disposizione dal Comune di Sambuca di Sicilia
AGRIGENTO. Sono centomila le richieste arrivate da ogni angolo del mondo per la casa messa a disposizione dal comune di Sambuca di Sicilia al costo simbolico di un euro. Un soggiorno di ben 12 mesi nel paesino agrigentino. Come riporta Tgcom 24 si tratta per la maggior parte di ‘nomadi digitali’, ossia persone che grazie alla tecnologia possono lavorare da remoto anche da Paesi diversi dal proprio. L’invitante offerta si inserisce in un progetto più ampio ideato dal portale turistico ‘Airbnb‘ per valorizzare i borghi d’Italia, al quale – in Molise – ha aderito Civitacampomarano.
La notizia del bando lanciato da Airbnb per un soggiorno gratuito di un anno in Sicilia ha suscitato una grande eco mediatica, come dimostrano le oltre 100mila richieste giunte nel giro di poche settimane da tutto il mondo. Tra queste, il 22% proviene da residenti negli Stati Uniti, il 15% dall’Argentina, il 10% dall’India, l’8% dal Messico e il 5% dal Regno Unito, ma ci sono state candidature anche da paesi come Canada, Cile, Sudafrica, Nuova Zelanda, Cina e Giappone. L’iniziativa si lega peraltro alle possibilità offerte oggi dallo smart working.
La casa di Sambuca è stata ristrutturata su tre livelli: adesso racchiude in sé il fascino dell’architettura storica siciliana e il comfort del design contemporaneo. Una volta terminati i lavori di ristrutturazione, Airbnb ha aperto le candidature in tutto il mondo per dare la possibilità a una persona e alla sua famiglia di vivere da nomadi digitali per un anno nella casa, diventandone anche host attraverso l’affitto sulla piattaforma di una o più stanze.
“Dalla vendita delle Case ad 1 euro ripetuta quest’anno con un secondo bando, è scaturito un investimento economico stimato in almeno 25 milioni di euro, tra diretto e indotto, dando una boccata d’ossigeno alle imprese, all’artigianato, al commercio e al tessuto produttivo di Sambuca” sottolineano il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e il vice sindaco Giuseppe Cacioppo, ideatore dell’iniziativa. “Ma soprattutto il recupero di questi immobili ha restituito bellezza e decoro al nostro centro storico, diventando esempio di rigenerazione urbana per tanti altri borghi”.