Il farmaco Inclisiran viene somministrato solo due volte l’anno ed è in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari gravi, come infarto e ictus, dimezzando i livelli di colesterolo cattivo
MILANO . Si chiama Inclisiran il farmaco che il padre della cardiologia moderna Eugene Brauwnwal ha definito ‘vaccino’ anti-infarto. Nei giorni scorsi è partita la sperimentazione in Italia, sui primi tre pazienti, presso il
Centro cardiologico Monzino di Milano.
Il farmaco ribattezzato ‘vaccino anti-infarto’ ha il compito di abbassare il livello di colesterolo ‘cattivo’ nel sangue. Come riporta ‘Il Messaggero’, a differenza degli altri farmaci che hanno questo scopo, l’Inclirisan ha dimostrato di avere un’efficacia del 50 per cento sia nei pazienti con malattia cerebrovascolare sia in quelli con malattia polivascolare. È stato definito vaccino perché, a differenza dei suoi colleghi, va assunto solo due volte all’anno e non tutti i giorni, come gli attuali anti-colesterolo in commercio.
Inclirisan viene inoculato sottocute e mira all’obiettivo senza diffondersi in diversi punti dell’organismo. È stato valutato che ha una bassa tossicità e provoca effetti collaterali meno gravi rispetto agli altri farmaci.
A Milano la prima a ricevere il farmaco è stata una donna. “Siamo particolarmente contenti di aver iniziato con un soggetto di sesso femminile perché negli studi clinici le pazienti sono spesso sotto-rappresentate nonostante abbiano un rischio cardiovascolare sovrapponibile a quello degli uomini”, ci tengono a dire tre ricercatrici che prendono parte allo studio, Elisabetta Salvioni, Fabiana De Martino e Irene Mattavelli.