Finisce con una sconfitta il recupero di Picerno. I rossoblù erano sul 2-0 alla mezz’ora (Pace ed Emmausso a segno) poi l’ottima reazione dei locali che ribaltano il risultato con due grandi gol dalla distanza. Salvezza ancora da sudare.


di Maurizio Cavaliere

Perde ancora il Campobasso: non riesce a conquistare quel punticino, magari pure la vittoria, che alleggerirebbe il cammino verso una salvezza diretta ancora da conquistare.

Allo stadio ‘Curcio’ di Picerno primo tempo aperto e tambureggiante. Le contendenti giocano senza apparenti condizionamenti mentali. Il Picerno cerca la salvezza matematica, come il Campobasso, ma con meno affanno perché ha già raggiunto quota 43. Cudini rilancia Emmausso dal primo minuto, mentre Pace, poco brillante a Foggia, viene confermato sulla fascia di competenza: la destra. E’ proprio il giovane esterno basso dei lupi a sbloccare il punteggio calciando due volte verso la porta lucana: la seconda conclusine va a infilarsi nel sette, un gran gol, anche fortunato ma chi non osa non raccoglie. Bravissimo Pace e per i lupi altra occasione per impostare la partita ideale. Subito dopo arriva uno spiovente per l’inserimento di Tenkorang che sfiora la spizzata decisiva sotto misura. Raccichini intanto scalda i guantoni sulla prima conclusione dei locali, centrale. Il portiere rossoblù, quando è in giornata, si conferma insuperabile, in tuffo: 1-1 sventato e lupo che prova a riuscire dal guscio mentre i locali si fanno sempre pericolosi, conquistando calci d’angolo a ripetizione. Ma quando il Campobasso accelera fa spesso male: Rossetti s’infila centralmente. Slalom e gran tiro respinto dal portiere Viscovo, sulla respinta piattone sicuro di Michele Emmausso che porta il Campobasso sul 2-0: risultato inatteso e importante che i lupi festeggiano per bene.

L’inerzia della gara sembra essere dalla parte dei molisani, ma, dai e dai, il Picerno va a bersaglio. Dall’ennesimo corner viene fiori il gol di Giacomo Parigi che i tifosi rossoblù (67 ‘coraggiosi’ oggi a Picerno) vedono segnare dal vivo per la prima volta, peccato che ora giochi dall’altra parte della barricata. Altre piccole insidie per Raccichini fino all’intervallo. La sensazione che è tutto sia ancora in ballo, con il lupo consapevole di doversela ancora guadagnare questa vittoria-salvezza.

La ripresa vede il Picerno tentare il recupero, a suo perfetto agio sul sintetico del ‘Donato Curcio’. Primi venti minuti senza emozioni. Mister Colucci toglie Parigi mentre Gerardi si colloca solo al centro dell’attacco. Sarà la mossa decisiva.

Passa un minuto e Raccichini salva ancora la porta rossoblù su una bordata da fori area di Pilanesi. Parata formidabile che conferma le velleità di riscossa del Picerno ormai protesto costantemente nella metà campo rossoblù. Raccichini in due tempi ferma un’altra conclusone lucana, stavolta di Dettori. E’ quasi un tiro al bersaglio.

Lupi in palese difficoltà con Cudini che sarebbe indotto a cambiare qualcosa. Ma prima dei cambi, arriva il gran gol di Emanuele Esposito, su bell’assist di Gerardi: 2-2.

A 15 minuti dalla fine entra Persia per Rossetti, ma non c’è neanche tanta fortuna per i lupi; il Picerno arriva facilmente al limite dell’area, sponda di Gerardi per Pilanesi e altro stoccata sotto il sette con Raccichini fuori causa. Disposta male ancora una volta la fase difensiva dei lupi perché, se è vero che i lucani hanno pescato due jolly è vero pure che il Campobasso ha concesso talmente tanti tiri dal limite che l’eventualità del gol non era da escludere, anzi. Gli ultimi scampoli di match vedono in campo anche Bolsius e Merkaj: il Campobasso prova gli ultimi assalti cambiando l’attacco ma produce una sola occasione vera: Bontà scatta verso la porta tocca al centro dove non c’è nessuno. Nell’azione c’è un possibile rigore dei lupi che però non arriva. Si materializza una invece una sconfitta che non compromette nulla ma che dimostra l’incapacità attuale dei lupi a gestire il risultato. Tre giorni fa 2-1 in vantaggio a Foggia dopo 45 minuti, oggi 2-0 avanti alla mezz’ora. Poi due ko. C’è ancora da sudare per la salvezza.