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Emergenza cinghiali, gli ambientalisti del Molise: ‘no’ alle braccate organizzate

La replica all’assessore Cavaliere sul problema del controllo della fauna problematica. Si invocano ‘metodi scientifici’


CAMPOBASSO. La proposta avanzata dall’Assessore Nicola Cavaliere per il controllo dei cinghiali nella nostra regione attraverso la caccia di selezione riceve la pronta risposta delle associazioni ambientaliste del Molise.

Pur condividendo la necessità di trovare soluzioni per l’annoso problema, WWF Molise, Legambiente Molise, LIPU, Italia Nostra, Ambiente Basso Molise richiamano al rispetto delle norme per la tutela delle specie minacciate a livello comunitario che proprio in primavera/estate si riproducono.

“Oltre a non ottenere alcun risultato apprezzabile- sostengono gli ambientalisti – la caccia di selezione causa notevole disturbo alla fauna in pericolo in fase riproduttiva e se condotta anche in aree protette il danno è doppio. Non sarebbe ammissibile inoltre organizzare braccate nelle aree della rete Natura 2000 (SIC e ZPS) per le quali andrebbe redatta una Valutazione d’incidenza per l’impatto che potrebbero avere sulle specie tutelate dalle Direttive europee. Nelle altre aree protette (Parchi, oasi e riserve naturali) vige il divieto di caccia e ogni attività venatoria all’interno di esse avrebbe effetti deleteri per la fauna selvatica protetta, oltre a costituire un pericolo per l’incolumità dei fruitori. Il controllo numerico dei cinghiali – continuano le associazioni – va condotto con tecniche scientifiche e di comprovata efficacia, ma non con i fucili”.

Per gli ambientalisti inoltre se la normale stagione venatoria non contribuisce al controllo dei cinghiali non si capisce come la caccia di selezione possa apportare dei risultati quando il numero dei selettori è di gran lunga inferiore rispetto ai cacciatori attivi durante l’autunno/inverno.

Le associazioni ambientaliste molisane, pertanto, invitano l’assessore Cavaliere a rivedere totalmente le proposte, affidandosi invece a sistemi di controllo più sostenibili nel rispetto della fauna selvatica in pericolo e garantendo la sicurezza dei cittadini fruitori di boschi e campagne.

Alessandra

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