Sanità, personale sempre più al lumicino: addio ai medici venezuelani

Gli effetti del Decreto legge nazionale che cancella la possibilità di reclutare professionisti sanitari stranieri come lavoratori autonomi

CAMPOBASSO-ISERNIA. La Regione Molise e l’Asrem dovranno fare a meno di 9 medici venezuelani. I professionisti, che da più di un anno, complice la pandemia, avevano compensato le carenze di organico negli ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli, da questo mese non potranno più lavorare.

‘Merito’ del Decreto legge numero 15 dello scorso 25 febbraio, che ha cancellato di colpo la possibilità che le regioni possano fare il reclutamento dei medici stranieri (che non hanno un titolo di specializzazione) come liberi professionisti.

Come afferma su Facebook la portavoce dell’associazione ‘Venezuela: La Piccola Venezia’ onlus, Marynellis Tremamunno, si tratta di “un decreto che doveva essere una soluzione dopo la scadenza dello stato di emergenza, ma che è diventato un ostacolo burocratico, creando più problemi al sistema sanitario italiano, già con grave carenza di personale.

Come portavoce dell’associazione, Tremamunno chiede al governo nazionale, in particolare al ministro Roberto Speranza, un chiarimento. “Se c’è un errore in questo decreto deve essere corretto il prima possibile, in modo che i nostri medici possano continuare il loro lavoro, assai necessario per gli ospedali molisani”.