Nel recupero del secondo tempo contro la Turris il Campobasso segna due gol che valgono il 3-3 finale e l’allungo di un punto sul Messina. Liguori è incontenibile: gol e due penalty procurati, uno sbagliato da Rossetti, l’altro realizzato da Emmausso al 94′. Domenica prossima con la Vibonese è quasi un matchpoint.


di Maurizio Cavaliere

Riuscire a segnare un gol in 45 minuti a un’ottima squadra come la Turris era già complicato. Il Campobasso è riuscito a farne addirittura due: gol necessari perché la Turris aveva ristabilito le distanze dopo il 2-2 di Liguori, e vitali per una classifica che si fa ora davvero buona per i lupi.

A Selvapiana è andata in scesa una partita molto particolare: prima di tutto perché si giocavano solo 45 minuti, per cui si poteva correre subito a mille. Poi perché è stato tutto un altro calcio rispetto al primo tempo di un mese fa: quella domenica nevicava forte, oggi è invece comparso il primo vero solo di primavera.

Parecchie le novità di formazione rispetto all’assetto tradizionale del Campobasso. Cudini dà fiducia a Nacci in mezzo al campo e schiera Zamarion tra i pali e Sbardella per Fabriani. Mentre in attacco Emmausso torna in panca: al suo posto, con Rossetti e Liguori, gioca l’olandese Bolsius.

Zamarion si mostra ancora una volta importante quando, dopo una manciata di minuti impedisce a Leonetti di trovare il gol del 3-1 che avrebbe probabilmente chiuso la (nuova) partita sul nascere.

Passata la pausa, i rossoblù di casa concentrano gli sforzi e cominciano ad andare forte. Persia gestisce la manovra da dietro, mentre Pace e Liguori accelerano sulle fasce. Bolsius e Rossetti arretrano e avanzano rapidamente. Un paio di azioni insidiose e arriva il gol. Cross dell’ottimo Pace dalla sinistra, Loreto la spizza male, palla a Liguori, che sarà onnipresente, il quale, spostato sulla destra, se la mette sul sinistro e fulmina il portiere torrese con un tiro radente, forte e precisissimo.

Tredici minuti sono bastati ai lupi per riagguantare il pari. Due minuti dopo, ripartenza dei locali, Nacci serve palla a Rossetti che calcia di poco sopra la traversa.

L’attaccante irpino sembra in palla e ha subito l’occasione per buttarla dentro, ed è la migliore delle occasioni: un calcio di rigore. Persia tira dalla distanza, palla centrale ma tesa e insincera, che inganna il portiere Perina. Respinta fortuita, si avventa Liguori che prova a scartare l’estremo difensore con un lob: scontro tra i due e rigore. Rossetti non vede l’ora di riscattarsi dal rigore fallito col Monterosi, ma non calcia bene. Perina può addirittura bloccare un pallone non troppo angolato. Peccato: sarebbe stato il 3-2 per i lupi dopo appena venti minuti della mini partita nella partita. Per il centravanti è il secondo rigore di fila sbagliato, mentre il portiere della Turris, al quarto penalty intercettato in questo campionato, si conferma fortissimo nella specialità.

L’inerzia della gara sembra comunque favorevole ai lupi che però rallentano, consapevoli del fatto che, in questo momento, anche un punto può fare classifica. E tanta. Della flessione del lupo approfitta la Turris che affonda senza problemi nella retroguardia rossoblù. Da Manzi la sfera raggiunge Pavone, boa a centro area, sponda facile per Ciro Loreto che, in diagonale, trafigge Zamarion. Doccia scozzese per i lupi che potrebbero accusare il colpo. Ma, come domenica scorsa a Francavilla Fontana, quando si erano trovati sotto 4-2 a una ventina di minuti dal termine, reagiscono con l’orgoglio.

Chi è a togliere le castagne dal fuoco? Ovviamente Liguori, che, all’ultimo assalto (dei tre minuti di recupero) si procura d’astuzia un altro rigore. Stavolta Rossetti non va sul dischetto. In campo c’è l’altro rigorista, Emmausso, che calcia sullo stesso palo, ma più forte e a mezza altezza. Perina intuisce ma non basta. E’ il gol del 3-3 che manda in visibilio i giocatori rossoblù e i tifosi sugli spalti. In effetti per la seconda volta consecutiva abbiamo quasi tutti pensato di aver perso e invece… onore ai lupi irriducibili.

Ora i punti in classifica 42, 5 in più rispetto al Messina. A tre giornate dal termine sono tanti. E domenica arriva l’ultima della classe, Vibonese, mentre i peloritani ospitano un Taranto che non può permettersi passi falsi. A Selvapiana è quasi matchpoint salvezza.