I gruppi del Pd e della Sinistra per Campobasso spiegano i contenuti della mozione votata all’unanimità nel Consiglio dell’8 aprile: “Sensibilizziamo e mobilitiamo i cittadini attraverso le associazioni”.
“Nell’orrore di questi due mesi a Est in Europa, nel cuore del mondo, noi dei gruppi del Partito Democratico e della Sinistra per Campobasso abbiamo sentito l’imperativo etico-politico-civile di presentare, nello Consiglio comunale dell’8 aprile 2022, una Mozione con oggetto “Campobasso città solidale con tutte le realtà di popoli migranti e di profughi di guerra”.
Lo scrivono i consiglieri comunali oggi, aggiungendo il contenuto della stessa mozione, votata all’unanimità in Assise.
“Considerata la situazione terribile, indescrivibile di emergenza umanitaria
determinatasi in Ucraina dallo scoppio della guerra a seguito dell’aggressione militare di Putin del 24 febbraio 2022, sommata la sopradescritta emergenza alle tantissime altre determinatesi in Paesi come
l’Afghanistan, l’Africa Subsahariana, il nord Africa, il Venezuela e troppi altri nel mondo, e viste le concrete politiche di accoglienza che anche la nostra amministrazione comunale da sempre ha messo e mette in campo nell’ambito dell’accoglienza, tanto in attuazione di direttive e leggi nazionali, quanto in collaborazione con la proattiva rete di volontariato presente in Città e in regione” i sottoscrittori della mozione chiedono a Consiglio comunale di votare affinché sindaco e giunta promuovano azioni sinergiche tra le varie associazioni di volontariato assistenziale presenti ed operanti sul territorio cittadino.
“Si progettino e realizzino rapidamente, in concerto con questo Consiglio
comunale – proseguono i Dem – un’efficace campagna di sensibilizzazione e mobilitazione delle cittadine e cittadini di Campobasso, anche attraverso tutti i luoghi e le realtà di associazione e aggregazione che promuovono il civismo e la democrazia partecipata nel nostro capoluogo di regione, tanto sull’accoglienza di ogni migrante e profugo presente nel nostro territorio quanto sui possibili aiuti da poter inviare direttamente negli scenari di guerra e di catastrofi umanitarie”.