Vinitaly 2022, Michele Lauriola simbolo della ‘viticoltura eroica’.

Si occupa da sempre di ricerca e innovazione agroalimentare e lavora all’Unimol. Lunedì scorso è stato nominato tra i sei Ambasciatori Cervim.


Nel corso della 54esima edizione del Salone Internazionale dei Vini e distillati “Vinitaly”, che si è appena conclusa sono stati presentati presso lo spazio istituzionale della Regione Sicilia, i sei Ambasciatori “Cervim-Viticoltura Eroica”, tra loro il produttore Michele Lauriola originario di Monte Sant’Angelo, che da anni vive in Molise. Insieme a lui gli italiani Giovanni Giardina enologo di Canicattì, già vice presidente dell’Onav e già Componente del Comitato Nazionale Vini DOP – IGP  e della Commissione di degustazione d’Appello dei vini DOCG e DOC presso il Ministero delle Politiche Agricole, attuale Presidente della Commissione DOC Sicilia 5 e di altre cariche legate al mondo vitivinicolo; Roberto Cipresso winemaker di fama internazionale originario di Bassano del Grappa (TV), Alessandra Dinato export manager e wine consultant veneta; Manuel Angel Capote Perez enologo spagnolo e Erik Klein manager slovacco e Italian Wine Ambassador.

Il Centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana (Cervim) che ha sede in Valle d’Aosta è un organismo internazionale, unico nel suo genere, che opera dal 1987 per la salvaguardia e la valorizzazione della viticoltura cosiddetta “eroica”, cioè di quella viticoltura che presenta difficoltà strutturali permanenti quali: altitudine, pendenza del terreno, terrazzamenti e piccole isole. Una realtà che si vuole promuovere e salvaguardare attraverso gli Ambasciatori.

“La nostra – spiega il Presidente Cervim, Stefano Celi come riportato da Ansa – è una viticoltura che assume una rilevante importanza per i molti aspetti che tutela e preserva, sia materiali che immateriali: dal paesaggio antropico alle tradizioni, dalla biodiversità viticola alle tecniche di coltivazione affinate nel tempo, capaci di rendere accessibili e produttive zone impervie e che oggi rappresentano un patrimonio, anche paesaggistico, di inestimabile valore. Riteniamo che la valorizzazione di questo straordinario patrimonio possa essere veicolata anche da chi ricopre un ruolo nella società civile in Italia e nel mondo”.

Michele Lauriola, economista ed agronomo, da anni risiede in Molise. Già responsabile amministrativo di un Centro di Ricerca e Innovazione agroalimentare in Molise, studioso dei mercati agroalimentari nazionali ed internazionali, attualmente è funzionario presso l’Università degli Studi del Molise. Ha nutrito fin dalla giovane età interesse per la viticoltura eroica praticata a livello hobbistico nel piccolo vigneto di famiglia terrazzato allora presente a Monte Sant’Angelo. Una passione che nel tempo, con determinazione e lungimiranza, si è trasformata in Molise in una professione.