HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Acqua Santa Croce, la società chiede il concordato preventivo

Acqua Santa Croce, la società chiede il concordato preventivo

La scelta per far fronte allo stato di insolvenza. Lo rivela un articolo di terremarsicane.it


CANISTRO. Procedura prefallimentare per la storica azienda di acque minerali Santa Croce. A rivelarlo il sito terremarsicane.it che riferisce di una visura camerale del 14 aprile, accessibile al pubblico, da cui emerge come la società verserebbe in uno stato di insolvenza.

Di qui la richiesta rivolta alla sezione fallimentare del Tribunale di Roma (ove Santa Croce srl ha sede legale) di ammissione al concordato preventivo, proposta il 21 marzo 2022 (con numero di Ruolo Generale 23/2022).

In particolare, – si legge – la Santa Croce ha presentato una domanda di “omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ovvero, … in subordine, di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale, …e, in ogni caso, la proposta di trattamento dei crediti tributari e contributivi”.

A gestire questa fase, dedicata a verificare la sussistenza dei presupposti in capo alla Santa Croce per essere ammessa al concordato preventivo, dovrebbe essere il commissario giudiziale avvocato Giorgio Lener, nominato dal Tribunale di Roma, che esaminerà la relazione sullo stato di insolvenza della società ed ascolterà i debitori che si faranno avanti, mentre la parola finale spetterà al Giudice, dottoressa Caterina Bordo.

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