L’uomo è stato fermato dai carabinieri. Ha gettato addosso alla vittima della benzina e brandendo un accendino l’ha minacciata di morte. La donna, in preda al panico, si è lanciata dal balcone


BOJANO. Tentato omicidio e incendio doloso. Queste le accuse formulate dai carabinieri di Bojano nei confronti del 39enne che ha dato fuoco all’appartamento della ex.

L’uomo ieri pomeriggio è entrato in casa della donna di nascosto e dopo averle gettato addosso del liquido infiammabile che custodiva in una tanica, brandendo un accendino, l’ha minacciata di morte.

La donna in preda al panico, per sfuggire, ha deciso di lanciarsi dal balcone finendo in strada dove è stata trovata da una gazzella dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri di Bojano, priva di sensi, affidata poi alle cure dei sanitari. Fortunatamente non è in pericolo di vita.

L’appartamento dato alle fiamme

L’uomo, non pago, ha appiccato l’incendio all’appartamento, devastandolo. La prontezza e la rapidità dei carabinieri ha consentito loro di intuire che all’interno dell’appartamento, ormai avvolto dalle fiamme, potesse esservi qualcun altro. Motivo per il quale sono entrati sfondando il portone a calci. Lì hanno trovato l’uomo a terra, privo di sensi ed in preda a crisi epilettica con evidenti tagli sugli arti superiori, verosimile frutto di gesto autolesionistico.

L’uomo è stato salvato, sollevato di peso e portato fuori dallo stabile, immediatamente prima che l’incendio si propagasse ad altri locali. I carabinieri sono riusciti a scongiurare il peggio.

Soccorso anche il cagnolino di lei che era rimasto nell’appartamento prigioniero del fumo. Dopo le cure mediche prestate a entrambi dal personale sanitario del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli, l’uomo è stato arrestato e trasferito in carcere a Campobasso in attesa dell’udienza di convalida.

L’appartamento distrutto

Sul posto, insieme ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Bojano, due squadre dei vigili del fuoco di Campobasso. Hanno domato le fiamme, che avevano ormai distrutto l’intero piano superiore, evitando che il rogo potesse propagarsi alle abitazioni vicine.

Il comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano sottolinea, ancora una volta, l’importanza di denunciare immediatamente le violenze subite, già dal primo episodio e pone l’accento sull’evitare gli incontri chiarificatori, ma affidarsi alle istituzioni ed alla ormai collaudata rete di tutela, decisione che l’odierna vittima ancora non aveva inteso prendere, sicura di un ravvedimento dell’uomo, che poteva pagare con la vita.