Sette le segnalazioni rispetto a una patologia molto aggressiva di origine sconosciuta
PRATO. Epatite acuta pediatrica: prime segnalazioni in Italia di quella che al momento viene descritta come una patologia molto aggressivo la cui origine al momento è sconosciuta.
Sette i casi segnalati fino a questo momento e come riporta Tgcom 24 a Prato un bimbo è stato ricoverato in gravi condizioni. Il piccolo è ora assistito all’ospedale Bambino Gesù di Roma e per lui non si esclude la possibilità di ricorrere a un intervento di trapianto di fegato.
I casi segnalati, compreso quello del piccolo di 3 anni, sono tutti da confermare e sono in corso le analisi. Ogni anno ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota ma è la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l’allerta. Il ministero della Salute ha inviato informative alle Regioni dal 14 aprile
Più di un centinaio di bambini sotto i dieci anni in diversi Paesi europei hanno contratto una forma di epatite acuta sulla quale il mondo scientifico si sta interrogando.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono necessari ulteriori ricerche per “determinare l’eziologia di questi casi per guidare ulteriori azioni cliniche e di salute pubblica. Eventuali collegamenti epidemiologici tra i casi potrebbero fornire indicazioni per rintracciare l’origine della malattia. Le informazioni temporali e geografiche dei casi, così come i loro contatti, dovrebbero essere esaminati per potenziali fattori di rischio”.
I casi idenfiticati presentano una grave infiammazione del fegato acuta, che spesso si presenta con ittero, a volte preceduto da sintomi gastrointestinali compreso il vomito come caratteristica principale, come segnala il report dell’Ecdc. Le autorità sanitarie del Regno Unito che si stanno occupando dei 108 casi registrati sul loro territorio sostengono che la causa infettiva sembra essere la più probabile. Questo perché il 77% dei bambini è risultato positivo a una forma di adenovirus, una famiglia di virus comuni che prevalentemente causano semplici raffreddori.