I Nas hanno confermato quanto dichiarato dall’azienda: “Ad oggi, nessun prodotto controllato sui mercati coinvolti dal richiamo è risultato contaminato”


RAVENNA. Non sono state trovate tracce di salmonella nell’ovetto di cioccolato Kinder sequestrato nei giorni scorsi a Ravenna, dopo che un bambino si era sentito male ed era stato ricoverato per alcuni giorni in ospedale. Le analisi disposte dai Nas e realizzate all’istituto zooprofilattico di Bologna, infatti, hanno dato esito negativo.

Dopo l’arrivo in pronto soccorso e l’esposto dei genitori, i Nas avevano sequestrato un ovetto di cioccolata Kinder ancora incartato, che faceva parte di una confezione da sei, acquistata in un piccolo supermercato cittadino. Uno degli ovetti era stato mangiato dal bimbo prima di sentirsi male. Anche la sorella, che aveva mangiato lo stesso prodotto, aveva accusato qualche piccolo malessere, ma senza dover ricorrere alle cure ospedaliere. Il bambino, di 12 anni, si è sentito male il 17 aprile a Ravenna dopo aver mangiato il dolcetto, e in ospedale i medici gli avevano diagnosticato la salmonella. Il sospetto delle autorità era nato in seguito ai casi emersi nel nord Europa: le autorità alimentari europee, nel dicembre 2021, avevano rilevato il ceppo di salmonella in un serbatoio di latticello nello stabilimento belga di Arlon, in Belgio. Nessuna traccia, invece, è stata rilevata nello stabilimento Ferrero di Alba, in provincia di Cuneo, dove viene realizzata la maggior dei prodotti destinati al mercato italiano.

Il gruppo Ferrero aveva richiamato e fatto ritirare dagli scaffali dei punti vendita europei (tra cui quelli italiani) alcuni lotti di ovetti Kinder prodotti nello stabilimento di Arlon. La stessa azienda aveva comunque rassicurato i consumatori attraverso un comunicato, dichiarando di “non aver ricevuto negli ultimi sei mesi in Italia contatti o reclami per indisposizione a seguito di consumo di prodotti Kinder”. Spiegando inoltre che “ad oggi, nessun prodotto analizzato sui mercati coinvolti dal richiamo è risultato contaminato da salmonella”. Il responso del Nas nel caso di Ravenna ne è la conferma.