HomeNotizieSPORTLupi, Bolsius gol ed è di nuovo festa. Ovazione per tutti

Lupi, Bolsius gol ed è di nuovo festa. Ovazione per tutti

Il Campobasso chiude con un pareggio col Potenza e il tredicesimo posto finale. Annata molto positiva: i tifosi cantano e, ancora una volta, si divertono.


di Maurizio Cavaliere

Proprio mentre sullo sfondo partono gli ipotetici credit finali di un’altra annata da ricordare, sul bel manto verde di Selvapiana si staglia il faccione di Mirko Cudini che, a modo suo, cioè senza clamore, per una volta si prende la scena e tutti gli applausi.

E’ il tecnico di Sant’Elpidio a mare il protagonista dell’ultima uscita stagionale dei lupi. Campobasso-Potenza è stata soprattutto la partita dei ringraziamenti, del tributo a una squadra molto giovane ma non per questo incapace di strappare consensi e risultati ovunque. Di prodezze i lupi ne hanno fatte diverse: la serata di Bari, con vittoria clamorosa sulla capolista (e parziale di 3-0) resta la più esaltante, ma tanti altri momenti hanno visto i tifosi rossoblù e i lupi festeggiare insieme con l’orgoglio di chi si riaffaccia con umiltà su un proscenio che pareva dimenticato: il professionismo.

Cudini aveva promesso un altro pomeriggio di buon calcio e di determinazione, nonostante i giochi davanti e dietro fossero fatti da tempo, con il Lupo bello tranquillo. Il tecnico è corteggiato da altre società, ma, come ci ha spiegato nell’intervista di venerdì sera, nulla è ancora deciso. Prima c’è l’incontro con Gesué per capire se (e come) programmare ancora insieme il futuro. E prima ancora c’è il Potenza, gara da onorare anche per blindare il dodicesimo posto, che è oro colato da queste parti.

Persia non si è allenato per quasi tutta la settimana, causa influenza, e Tenkorang ha lavorato a parte, così Cudini schiera un centrocampo inedito: Ladu e Nacci con Candellori. Davanti Di Francesco dal primo minuto con Bolsius in panchina.

La partenza è ad handicap. Gli ospiti segnano al primo affondo… il lupo non perde il vizio. Segna Luigi Cuppone che sfrutta un respinta sbagliata, perché centrale, di Zamarion dopo che i difensori rossoblù avevano banalmente sbagliato, per ben due volte, la palla in uscita. Campobasso stordito che rischia di subire il raddoppio già al decimo minuto. Stavolta Zamarion è miracoloso nella respinta con l’avversario, da solo, davanti a lui.

La reazione rossoblù arriva pochi minuti dopo. La squadra sale infatti di tono a metà prima frazione e costruisce due occasioni gol importanti. La prima vede Di Francesco solo solo in contropiede, ma non abile abbastanza da vincere il duello con il portiere ospite Greco, bravissimo a deviare in angolo. La seconda pochi minuto dopo, con il solito guizzo di Liguori sulla fascia destra. Sembra il replay del gol che ha portato al raddoppio di Bolsius contro la Vibonese. Ma nella nuova circostanza il tiro-cross dell’esterno d’attacco è alto e Nacci, che prova a deviarla di testa, non può oggettivamente riuscire nell’impresa. Altri cinque minuti e Liguori ci riprova, nello stesso fazzoletto di campo. Su di lui in chiusura arriva Matino che lo tampona ma entra sulla palla.

Il Campobasso meriterebbe il pari. Gioca, crea ma non è preciso, né fortunato quando una carambola mette Rossetti a mezzo metro dal portiere fuori posizione e la porta vuota. L’attaccante irpino è girato e non riesce a trasformare in gol l’ennesima opportunità. Nel minuto di recupero c’è ancora un sussulto. Rossetti converge bene e serve rasoterra in area. La palla arriva all’onnipresente Liguori che prova il dribbling e cade dopo un possibile contrasto. L’attaccante però accentua il movimento e trascina la gamba: l’arbitro lo punisce con un giallo per simulazione.

La ripresa si gioca con i lupi che attaccano sotto la Nord. Un copione degno dell’impegno dei lupi in campionato meriterebbe l’emozione del gol anche dalla parte molisana.

Ma i primi brividi li procura una palombella di Costa che prova a sorprendere Zamarion fuori dai pali. Bravo ancora il portiere dei lupi che salva ad un paio di metri dalla porta.

Il Campobasso prova a imbastire la manovra, ma i lucani hanno arretrato il baricentro e giocano solo di rimessa. Dopo un paio di potenziali occasioni che sfociano in due spunti di Liguori e Di Francesco, fermato da un fallo al limite dell’area, o forse dentro, Cudini cambia, Fuori proprio Di Francesco, dentro Bolsius, entra pure Giunta a centrocampo.

Manca mezz’ora e il popolo rossoblù spera almeno di gioire per il gol del pareggio, mentre in curva Sud pure i supporter ospiti, che non sono pochi, continuano a cantare. Con la nuova formazione arriva subito una buona occasione: Liguori, sempre lui sguscia via sulla fascia di competenza, serve al centro per Rossetti il quale ci va contemporaneamente di testa e di piede, ne viene fuori una deviazione sporca che va lentamente sul fondo. Al minuto 66, sulle coordinate: cross di Liguori, stacca Rossetti che non angola abbastanza di testa. Il gol sembra nell’area ed è siglato dal neo entrato Bolsius. L’olandese costruisce e conclude un’azione che vede ottimo protagonista anche Rossetta. Sulla prima conclusione respinge il portiere alla grande il portiere, la palla spiove e Bolsius stavolta vi va in mezza rovesciata, all’estremo difensore lucano per poco non riesce la doppia prodezza, il gol è molto bello e la curva Scorrano può finalmente traboccare di entusiasmo.

A un quarto d’ora dal termine Cudini manda in campo anche Merkaj e il giovanissimo portiere Coco, all’esordio assoluto con i lupi. Con lui debutta pure Lombari, altro Primavera. Nel frattempo è stato annullato per fuorigioco il possibile vantaggio (di Giunta) del Campobasso che con Merkaj dalla distanza sfiora di nuovo il bersaglio grosso. Il gol del sorpasso non arriva e il Latina vince a Monterosi. Sono i pontini a guadagnare il dodicesimo posto, ma poco importa. La festa c’è, completa e con qualche incognita, come è giusto che sia per una società che ha messo in mostra giocatori, mister e direttore sportivo che si prendono, tutti, l’applauso finale. Parte la missione conferme, altra partita da giocare e, possibilmente vincere.

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