HomeNotizieSPORTGesué e i lupi: “Avanti così, impossibile tenere tutti”

Gesué e i lupi: “Avanti così, impossibile tenere tutti”

Il presidente ha chiarito che quella di puntare sulla valorizzazione e il lancio dei giovani sarà ancora la politica della società. Domani ultima sgambatura, poi subito l’incontro decisivo con Cudini: tutto è possibile anche se il tecnico ha diversi estimatori. Da Liguori a Bolsius: il nostro video del gol contro la Vibonese esalta la personalità dei lupetti.


di Maurizio Cavaliere

“Io vorrei tenervi tutti ma purtroppo è impossibile: lo dissi ai ragazzi alla fine dell’anno scorso anno. Sarà così anche adesso. E’ normale che ci saranno dei cambiamenti”. Patron Mario Gesué sa bene che il suo Campobasso – questa bella creatura giovane e vincente (un campionato quasi vinto, uno vinto per davvero e una salvezza tra i professionisti) dovrà ancora una volta fare di necessità virtù, vendendo alcuni tra i suoi pezzi pregiati per rimpiazzarli con giocatori che si spera sia altrettanto forti. Sono parole che il presidente ha pronunciato nella conferenza stampa post Campobasso-Potenza. Pensieri che tutti potevano immaginare, ma che Gesué preferisce cristallizzare alla prima occasione giusta, che si presenta proprio nel momento di maggiore enfasi mediatica dell’intera stagione ovvero l’ultima giornata di campionato.

Tifosi e appassionati non possono fraintendere. Il Campobasso continuerà a lavorare sodo per tenere la categoria, dando nuova linfa al progetto giovani. Ci saranno dei sacrifici, questo è stato chiarito. Alcuni atleti, che Cudini non nomina, ma di cui dice che hanno fatto una crescita esponenziale, sono appetiti da club di categoria superiore. Michael Liguori è senz’altro uno di questi. Ma anche Tenkorang, autore di un campionato notevole, e Rossetti, che le richieste le aveva già a gennaio (ricordiamo il forte interessamento dell’Avellino, Rossetti era un pallino del vecchio diesse irpino Salvatore Di Somma, sostituito due mesi fa, e fino al 30 giugno 2023, da Vincenzo De Vito). Per non parlare di Pace che pure ha fatto molto bene, di Persia e Candellori. E poi Menna, tra i difensori. Insomma sono tanti i giocatori che potrebbero cambiare aria, non perché stiano male in Molise ma perché con la tutt’altro che improbabile partenza di Cudini, qualcos’altro cambierà sul piano tecnico. E, soprattutto, perché con una buona offerta anche un contratto biennale può improvvisamente ‘saltare’.

Non ci sarà molto tempo da aspettare. E’ vero infatti che quasi tutti i lupi sono legati al club fino al 30 giugno 2023 (Cudini è in scadenza tra due mesi), ma il confronto con la società partirà già dalla metà di questa settimana.

Domani è in programma l’ultima sgambatura, più che altro per ritrovarsi ancora. Poi saranno giorni caldi, perché la nuova stagione, di fatto, è cominciata al triplice fischio di ieri.

Nella conferenza stampa finale, Gesuè ha voluto pubblicamente ringraziare la piazza molisana per il sostegno garantito ai lupi in questa stagione. Piccoli imprenditori e grandi aziende che hanno dato un contributo alla causa: “Siamo felici di aver attirato diverse aziende” ha detto il presidente. La società continuerà a sondare il mercato non solo per assicurare nuovi giocatori a Cudini e al prossimo tecnico rossoblù ma pure per portare nuovi capitali piccoli e grandi. Senza soldi non si canta messa: il Campobasso è una società organizzata e solida, ma se arrivano altri soldini nessuno si tirerà indietro per dare un’altra visione al progetto. Per ora la salvezza corrisponde a una vittoria del campionato: ha fatto benissimo Gesué a puntualizzarlo.

Il Campobasso amato e apprezzato di oggi non può e non deve fare il passo più lungo della gamba. Anzi.

Magari si potesse continuare a consolidare la società per uno o due anni restando sempre ancorati al terreno, quindi puntando alla salvezza per togliersi qualche altra soddisfazione come le vittorie di quest’anno a Bari e Torre del Greco. Seguiamo i Lupi da una vita e quello che è mancato in passato è stata la capacità di misurare le proprie possibilità. Che in questo caso vuol dire ammettere a se stessi che più che un campionato di serie C a salvarsi (che è già tanto) per ora non è possibile. Inutile creare miti e false aspettative.

Quello che conta è lavorare sul progetto e avere le idee chiare. La serie C, con gli squadroni in lizza è un gran bel campionato, per altro la prospettiva di un cambiamento di girone non è una boutade. Certo, la politica dei giovani, con tanto di risorse aggiuntive in virtù del minutaggio, è un po’ rischiosa. Ma se le premesse sono quelle del primo anno di serie C, con una serie di calciatori under di grande qualità arrivati a Selvapiana, allora si può sognare in grande. A questo proposito sarà interessante verificare la posizione del direttore sportivo Stefano De Angelis, anche lui in grande ascesa e anche lui determinante quest’anno. De Angelis portò Cudini a Campobasso tre anni fa. I due, insieme fanno faville. L’ideale sarebbe vederli entrambi di nuovo a braccetto con e per i lupi. O trattenerne almeno uno. Tutto può ancora succedere.

Nel frattempo festeggiamo anche noi il Campobasso con questo breve video. E’ il gol di Don Bolsius contro la Vibonese due settimane fa. Grande azione di Liguori e tocco dell’olandese a chiudere il tiro cross. L’incitamento dei giocatori al pubblico, per festeggiare il gol, la dice tutta sulla personalità di questi ragazzi. Lunga vita ai lupetti e al lupo. 

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