HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Molise, cinque mesi di mare. Toma: “Pronti per il 1° maggio”

Molise, cinque mesi di mare. Toma: “Pronti per il 1° maggio”

Tra 5 giorni i balneatori potranno riaprire lidi e ombrelloni. Possibile ‘sfruttare’ i weekend agevolati per la bassa stagione. La Regione ha inoltre approvato il Piano di sicurezza delle spiagge libere che corrispondono a 26 chilometri sui 34 totali. Qualità del mare per ora eccellente all’83 per cento.


Con la giornata più calda, quella di oggi, da diversi mesi a questa parte si ritorna finalmente ad ‘annusare’ la primavera e a pensare all’estate. La Regione Molise, come è noto, ha deciso di anticipare l’apertura della stagione balneare di 11 giorni: dal primo giugno ‘canonico’ al 20 maggio. Ma la vera novità rispetto al passato è che i balneatori potranno aprire stabilimenti e ombrelloni già a partire dal primo maggio, cioè tra 5 giorni. Una novità che il Presidente Toma sottolinea non solo nell’ottica della destagionalizzazione del turismo ma anche come effettivo sostegno agli operatori del settore, penalizzati dalla pandemia, e come ‘sfogo’ vero e proprio per tutti gli amanti del sole e dell’aria buona che si respira in riva al mare: “Da maggio a settembre vuol dire che la nostra estate potrà durare cinque mesi. Credo che il Molise, per caratteristiche climatiche, mare pulito e per l’appeal che ha sviluppato negli ultimi due/tre anni, meriti questo cambiamento. Godersi il mare già a partire dai weekend di maggio deve essere un privilegio di noi molisani” conclude Toma che alla recente Bit di Milano ha insistito sul concetto di destagionalizzazione del turismo regionale.

I balneatori sono dunque pronti a riaprire, per ora al 50 per cento del potenziale, poi, dal 20 maggio a pieno regime. Lo scontistiche per la bassa stagione di maggio e giugno contribuiranno ad attirare turisti e residenti.

L’accordo per l’anticipo’ dell’estate è stato disposto con Ordinanza dopo essere stato raggiunto tra le associazioni d categoria, i Comuni del litorale, quindi Montenero di Bisaccia, Petacciato, Termoli e Campomarino, la Regione Molise e la Capitaneria di Porto. Nel rispetto delle normative anti Covid (la pandemia resta una minaccia concreta sebbene meno forte del recente passato) le distanze segnate sulla spiaggia saranno quelle della piena sicurezza, vale a dire 10 metri quadrati per ombrellone. Sarebbero oltre un terzo gli operatori termolesi pronti ad aprire il giorno della Festa del Lavoro. L’apertura è infatti facoltativa mentre queste sono le date in cui i concessionari delle strutture sono tenuti obbligatoriamente ad aprire: ultimi due weekend lunghi di maggio (20, 21, 22 maggio e 27,28,29 maggio) dal 1° giugno al 31 agosto e nei primi due weekend lunghi di settembre (2,3,4 e 9,19 e 11).

La Regione ha inoltre appena approvato il nuovo Piano di sicurezza delle spiagge libere del litorale molisano, ovvero quella parte di spiaggia non assentita in concessione e non affidata ad altro titolo a soggetto privato o pubblico. La finalità è quella di consentire un uso sicuro da parte dei fruitori delle stesse. Quanto previsto dal ‘Piano’ integra, facendole salve, le disposizioni contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto di Termoli e nell’Ordinanza balneare della Regione Molise, concernenti, rispettivamente, norme sulla sicurezza della balneazione e della navigazione e norme sull’uso delle spiagge in generale.

Soggetti attuatori di tali azioni sono i Comuni costieri sui quali, ai sensi della legge regionale n. 5/2006 grava l’obbligo di provvedere alla pulizia ed alla sicurezza sulle spiagge libere del litorale molisano.

Il Molise, che per l’83 per cento offre una qualità dell’acqua balneabile eccellente, sotto questo aspetto rappresenta un piccolo paradiso a disposizione di tutti. Infatti ben 26,224 chilometri sul totale di 33,840 della fascia costiera è costituito da piaggia ibera, così suddivisa per Comuni:

Montenero di Bisaccia per 4,040 km; Petacciato per 6,225 km; Termoli per 8,089 km; Campomarino per 7,870 km.

Su questi ampi tratti i Comuni dovranno provvedere alla pulizia dell’arenile, mentre alla raccolta la raccolta di materiali legnosi spiaggiati hanno provveduto i privati autorizzati tra il 1° novembre e il 31 marzo.

Particolare attenzione è rivolta ai sistemi dunali naturali che devono essere salvaguardati durante le operazioni di pulizia dell’arenile. Dovranno essere adottate tutte le precauzioni idonee ad assicurare un’efficace protezione degli stessi.

In particolare è fatto divieto assoluto di utilizzo dei mezzi meccanici, essa deve essere fatta a mano, avendo cura di non alterare e danneggiare in alcun modo la flora ed, eventualmente, la fauna ivi presenti.

Vanno tutelate, inoltre, tutte le specie animali presenti sull’arenile, in particolare il fratino che nidifica sul litorale molisano in un periodo che da marzo – maggio, può arrivare fino a luglio, in caso di seconda nidificazione, qualora la prima non abbia avuto successo.

Infine il ‘Piano’ dispone sulla sicurezza dei bagnanti e sui tratti che non sono idonei alla balneazione, la maggior parte dei quali in prossimità delle foci dei fiumi.

Eccoli di seguito segnalati: per il Comune di Montenero di Bisaccia le zone di mare ricadenti: nel raggio di 50 metri dalla foce del fiume Trigno; entro i 50 metri dall’imboccatura del Porto turistico e dalle opere foranee; per il Comune di Petacciato le zone di mare ricadenti: nel raggio di 20 metri dalla foce del torrente Tecchio; nel tratto di litorale antistante la spiaggia libera e precisamente ricadente nella particella 1 del foglio di mappa n. 8 per una lunghezza di 1.500 metri ed una profondità di 10 metri dalla linea di battigia, a causa della presenza di sedimenti argillosi nel fondale; per il Comune di Termoli le zone di mare ricadenti nel raggio di 20 metri dalla foce del torrente Sinarca, entro i 100 metri dall’imboccatura e dalle opere foranee del Porto di Termoli; nel raggio di 20 metri dalla foce del torrente Rio Vivo, nel raggio di 20 metri dalla foce del torrente Sei Voci, nel raggio di 250 metri dalla foce del fiume Biferno; per il Comune di Campomarino le zone di mare ricadenti nel raggio di 250 metri dalla foce del fiume Biferno; nei 50 metri a Nord e 50 metri a Sud delle opere foranee del Porto di Campomarino; nel raggio di 50 metri dalla foce del fiume Saccione.

Da ultimo si fa riferimento al valore della qualità dell’acqua di balneazione denominata “Rio vivo 3” che a differenza degli altri tratti di mare considerati eccellenti, è stata catalogata come sufficiente.

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