Pinelli resta procuratore generale a Campobasso, il Tar respinge il ricorso di Claudio Di Ruzza

La decisione del Tribunale amministrativo del Lazio sull’istanza con cui era stata impugnata la nomina fatta dal Csm


CAMPOBASSO. Mario Pinelli resta procuratore generale a Campobasso, nessuna illegittimità nella sua nomina.

Lo ha deciso il Tar del Lazio, con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dal procuratore dei minorenni di Campobasso Claudio di Ruzza, per contestare tutti gli atti che hanno portato alla designazione da parte del Csm.

Come precisa l’Ansa il Tar, premettendo come il conferimento di un incarico direttivo costituisca “un articolato procedimento in relazione al quale il Csm è chiamato a scegliere il magistrato maggiormente idoneo a ricoprire il posto, valutando il merito e le attitudini dei candidati”, ha rilevato, in tema di motivazione della comparazione operata dal Csm, che la stessa “risulta completa ed esaustiva, soffermandosi sulle ragioni per le quali gli indicatori specifici posseduti dal controinteressato lo rendessero maggiormente idoneo a ricoprire il posto bandito”.

In sostanza per i giudici amministrativi “può affermarsi la correttezza dell’operato del Csm, avendo la delibera compiutamente analizzato le esperienze maturate dai candidati, rilevando la prevalenza degli indicatori specifici posseduti dal controinteressato. Ma, al di là di tale dato, l’amministrazione procedeva coerentemente altresì nella formulazione del giudizio attitudinale complessivo e nella comparazione tra candidati, risultando prevalere il controinteressato anche nello scrutinio degli indicatori generali”.