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Carrese ai Giovanotti: San Martino torna a vivere e la gioia è collettiva

Dopo di anni di stop causa pandemia e le forti polemiche degli anni precedenti la corsa dei carri è tornata nella sua versione migliore. Migliaia e migliaia i presenti lungo il percorso e in piazza. Toma: “Spettacolo coinvolgente”.


Mezz’ora di spasmodica attesa mista a un ritrovato crescente entusiasmo. La carrese di San Martino in Pensilis, la prima del trittico molisano, non ha tradito le aspettative. Hanno vinto ancora una volta i Giovanotti.

La gente di San Martino ha riabbracciato la sua amata e antica tradizione: quel momento che caratterizza non solo la storia popolare e religiosa del paese ma anche la voglia di aggregazione e di competizione di tutta la comunità che si divide tra Giovani, Giovanotti e Giovanissimi.

E’ stato il sindaco Giovanni Di Matteo a dare lo start alla corsa. Sulla strada per Campomarino il solito clamore con le prime battute sempre molto spettacolari. Otto chilometri la lunghezza del percorso che ha metà strada ha offerto uno dei momenti più attesi: il cambio dei buoi sul tratturo.

Poi il Carro dei Giovanotti ha superato il Carro dei Giovani che aveva a lungo condotto la corsa. Giovani che non hanno mollato, ma alla lunga sono stati costretti a capitolare rispetto ai più veloci Giovanotti. Poca gloria per i Giovanissimi, piuttosto indietro rispetto agli avversari.

Dopo i due anni di stop causa Covid e dopo alcune corse caratterizzate da percorsi più brevi e dalle polemiche legate al maltrattamento degli animali (negli ultimi dieci anni sono saltate altre due edizioni) finalmente un bel pomeriggio di condivisione, tra bandiere, folklore e una rivalità mai sopita a San Martino. Migliaia le presenze, soprattutto all’arrivo. Una fiumana di gente entusiasta arrivata da ogni parte della regione. Poi le istituzioni: tra gli altri il Presidente della Regione Donato Toma che ha visto uno “spettacolo coinvolgente” e i consiglieri regionali Vittorino Facciolla, Aida Romagnuolo e Michele Iorio. Tutti insieme per una giornata che ha rimesso la bella San Martino in pace con se stessa. A trionfare è stato il rinnovato e più sostenibile rapporto tra uomo e animali. 

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