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Lupi, Prosperi è in pole: esperto di ‘C’ e super con i giovani

Il 43enne tecnico pescarese, ora al Vastogirardi in lotta per la salvezza diretta, è uno dei nomi caldi per il dopo Cudini: integralista del 3-4-3, grande lavoratore e molto attento ai numeri. De Angelis lo ha visionato diverse volte quest’anno, l’ultima due settimane fa. Scopriamo le sue qualità. Il diesse rossoblù ritenterà l’assalto anche al piccolo attaccante degli altomolisani Michele Guida: 19 gol in 28 partite.


di Maurizio Cavaliere

L’empasse emotiva per la separazione da Mirko Cudini sta lasciando via via il posto al desiderio di mettere a segno un altro colpo importante per la panchina. Il Campobasso ha le idee piuttosto chiare a riguardo: è una società che programma il futuro quella di Gesuè, il nome del nuovo tecnico non tarderà ad arrivare.

Da quello che trapela dalle parti della sede rossoblù non sarà un allenatore blasonato a guidare il Campobasso nella seconda stagione di serie C. Le ragioni sono legate non solo alla necessità di non sottoscrivere contratti onerosi, ma pure dal buon esito dell’operazione Cudini, che pareva una scommessa, ma che si è rivelata così indovinata che il tecnico marchigiano e i lupi sono rimasti insieme per tre anni, un matrimonio felicissimo per i tempi del calcio.

La società ha individuato alcuni profili che porterebbero a intavolare una trattativa della stessa matrice: un tecnico giovane da lanciare, che sia in grado di lavorare con i giovani. Già, perché il Campobasso ha una rosa che permette di operare in quella direzione.

Ai probabili sacrifici di atleti che faranno respirare le casse del club (le cessioni più probabili sono quelle dei più richiesti, su tutti ci sono Liguori e Tenkorang), il Campobasso risponderà con un’altra batteria di giovani che, nelle speranze di tutti, dovranno garantire alla squadra di non perdere troppo sul piano tecnico e della personalità.

Il direttore sportivo Stefano De Angelis sta lavorando da tempo per assicurare alla futura guida tecnica dei lupi due o tre calciatori giovani di buona qualità. Ma il primo nodo da sciogliere è proprio quello del nuovo allenatore. De Angelis aveva gli occhi ludici la mattina dell’addio di Cudini. E’ gratificante che nel calcio sovradimensionato di oggi ci siano ancora rapporti veri e sinceri.

Altrettanto importante è che il diesse sia già di nuovo in trincea per irrobustire l’ossatura dei lupi e indicare il nome del nuovo condottiero. Chi verrà dopo di Cudini dovrà essere al tempo stesso autorevole e capace. Cudini è stato una specie di secondo padre per tanti giocatori che ha protetto e incitato, a modo suo. Lo dimostrano i tanti messaggi di stima dei rossoblù all’indomani della conferenza stampa di sabato scorso: “Grazie di tutto mister e grazie anche a tutto il tuo staff perché insieme avete formato una squadra di uomini veri” ha scritto sul suo profilo facebook Damiano Menna.

Chi sarà in grado di reggere il confronto con Cudini? Oggi parliamo del primo nome della lista. Si tratta di Fabio Prosperi (foto qui sopra Tarantobuonasera), guida del Vastogirardi che sta lottando per la salvezza diretta in serie D. Non sono chiacchiere infondate quelle sull’ex difensore centrale del Taranto in serie B. De Angelis ha visionato più volte quest’anno le partite del Vastogirardi. L’ultima volta è stato visto al ‘Filippo Di Tella’ nel match degli altomolisani contro l’Atletico Terme Fiuggi terminato con una bella vittoria per 3-1.

Il Vastogirardi ha poi perso qualche punto importante ed ora è in zona playout ma con una partita da recuperare (mercoledì contro la capolista Recanatese). La salvezza è alla portata ma è ancora tutta da conquistare, quindi De Angelis e il Campobasso lasceranno tranquilli sia il tecnico che la squadra fino a risultato raggiunto o comunque fino all’ultima gara ufficiale della stagione. Ma l’interessamento è concreto e da parte del club gialloceleste non ci sarebbero ostacoli se il tecnico decidesse di tentare il salto in serie C. “Sì – ci dice il patron Andrea Di Lucente – la nostra politica è quella di lasciare liberi i tesserati che hanno l’occasione di salire di categoria. Vale per i giocatori e vale per il tecnico”.

Prosperi è un integralista del 3-4-3, modulo che quest’anno ha utilizzato anche Cudini, costretto spesso dalle indisponibilità dei suoi difensori a fare dei cambiamenti piuttosto netti rispetto al recente passato. Non sarebbe dunque un vestito tattico nuovo per i lupi, sebbene il Campobasso degli ultimi anni abbiamo fatto grandi cose con l’altro modulo, quello preferito da Cudini ovvero il 4-3-3.

Seconda caratteristica di Prosperi: è uno che si fa rispettare, poco incline ai compromessi sia tattici sia gestionali. Poi è chiaro che i nuovi rapporti vanno costruiti giorno per giorno e coltivati per bene.

Terzo, ma si è già capito: il 43enne tecnico pescarese sa lavorare con i giovani. Lo dimostrano le due stagioni col Vastogirardi e le ottime operazioni fatte con l’altro Merkaj (Silvio) ceduto in C all’Entella (quest’anno 12 gol nel girone B) e il giovane Filippo Fraraccio, che ha lanciato a 15 anni in serie D, e che ora è in forza alla Sampdoria. Con Prosperi a Campobasso potrebbe arrivare anche il piccolo (165 centimetri) Michele Guida, attaccante esterno, quest’anno 19 gol in 28 partite, finora.

Quarto punto a favore di Prosperi: conosce benissimo la Lega Pro per via delle sue quindici stagioni da professionista in campo tra C1 e C2. Grande esperienza da giocatore senza dimenticare i cinque mesi in cui ha allenato il Taranto (di cui da giocatore è stato simbolo e capitano) e le 10 partite in cui ha fatto da vice a Papagni sempre con la squadra ionica.

Infine, la caratteristica che forse più lo avvicina a Cudini. Prosperi è un grande lavoratore, uno stakanovista del mestiere di allenatore. “Mercoledì scorso – ricorda Di Lucente – finita la partita è scappato a casa perché doveva subito studiare il prossimo avversario”. E’ uno molto attento ai numeri, pure: allena sempre con il tablet in mano.

Insomma un profilo interessante. Come ce ne sono altri, naturalmente, che De Angelis e Gesuè stanno valutando. C’è ancora un po’ di tempo per decidere e affondare il colpo. Di sicuro, il successore di Cudini sarà chiamato a sostenere una grande sfida perché non far rimpiangere il tecnico uscente sarà forse impossibile, l’ideale sarebbe emularne le gesta ossia giocare bene, centrare gli obiettivi e magari incassare meno gol, pure, ma se così fosse il Campobasso diventerebbe una squadra da promozione, cosa che al momento non è. Cudini pareva tra l’altro impermeabile a tutto: critiche e saliscendi umorali, l’ideale per una città che vive il calcio con passione e un po’ di ansia.

L’obiettivo resterà la salvezza diretta, che, come si è percepito quest’anno, può dare dei brividi (di gioia per noi) intensi. Quasi tutta la tifoseria rossoblù ci metterebbe subito la firma. La serie C è un gran bel campionato, chissà che poi non arrivi il trasloco nel girone B.

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