HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Isernia, minori e centro storico: pronta l'indagine demografica

Isernia, minori e centro storico: pronta l’indagine demografica

Lo studio è stato realizzato da Sergio Fraraccio per svelare l’impatto a medio e lungo termine delle politiche pubbliche sul sistema territoriale locale

ISERNIA. Minori e centro storico a Isernia: pronta l’analisi demografica realizzata dall’ex funzionario del Comune Sergio Fraraccio.

Si tratta di una snella analisi di dati demografici relativi agli infradiciottenni residenti a Isernia, motivata dall’esigenza sia di svelare l’impatto a medio/lungo termine delle politiche pubbliche sul sistema territoriale locale, sia di elaborare le linee di tendenza dei dati per il prossimo futuro, in modo da supportare gli amministratori locali nelle loro attività di programmazione.

“L’utilità e l’attualità di questo tipo di indagini – spiega Fraraccio – si confermano anche in presenza delle sempre più ricorrenti emergenze esogene dei nostri tempi, poiché ci addentriamo in un’era in cui i fenomeni ‘straordinari’ stanno diventando ‘ordinari’: dunque confluiscono nel vivere quotidiano restituendo dati praticamente indistinti. Qui vengono in rilievo le capacità di resilienza del capitale sociale e il buongoverno, anche a livello locale. Infatti, qualsiasi scelta politica deve fondare sulla conoscenza del contesto locale e delle sue prossime verosimili evoluzioni. È proprio in quest’ottica che è sviluppata questa indagine demografica”.

I dati si riferiscono al periodo 2004-2021 e tengono conto per varie ragioni della popolazione infradiciottenne. L’indagine considera i dati della popolazione totale residente a Isernia, gli infradiciottenni e la linea di tendenza per gli anni a venire, fino al 2030, l’andamento percentuale della presenza di stranieri infradiciottenni e la distribuzione dei minori sul territorio comunale.

“Il tutto è analizzato – evidenzia ancora Fraraccio – in una prospettiva di approfondimento per ciò che attiene il centro storico cittadino e corredato da grafici esplicativi. L’indagine non solo scatta un’istantanea dello status quo e produce delle linee di tendenza sul prossimo futuro, ma pone le basi per ulteriori riflessioni demo-socio-politologiche in merito al calo demografico, alla presenza degli stranieri, alla riduzione della popolazione scolastica, alla funzione residenziale del centro storico ed alla sua perdita di appeal. Lo studio conclude raccomandando l’avvio di un processo decisionale con esteso dibattito pubblico per assegnare finalmente un ruolo congruo, dato da uno studiato mix di funzioni, a questo ambito urbano. Su questa sua nuova identità bisognerà poi puntare ed investire con una precisa strategia, anche se resta sempre sullo sfondo il tema della collocazione strategica del centro storico nel disegno urbanistico della città; argomento, anche questo, mai percepito ed affrontato. Ultima considerazione: il centro storico è stato solo il primo ambito cittadino a manifestare i segni del declino (dai sismi della Val Comino del 1984) dacché negli ultimi lustri problematiche in parte similari hanno iniziato ad investire anche altri ambiti cittadini: a questi va estesa la medesima raccomandazione”.

LO STUDIO

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