Romina e Stefania: uccise lontano da casa da chi aveva promesso di amarle e proteggerle

Stefania Cancelliere e Romina De Cesare
Stefania Cancelliere e Romina De Cesare

L’omicidio della 36enne di Cerro al Volturno riporta alla mente il brutale assassinio della 39enne di Isernia Stefania Cancelliere, massacrata dall’ex compagno nell’estate del 2012


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Donne uccise da uomini solo perché hanno detto di ‘no’. È accaduto ancora e questa volta la vittima ha un volto familiare: quello di Romina De Cesare, 36enne di Cerro al Volturno.

Una piaga, quella del femminicidio, a cui Isernia e la sua provincia – per fortuna – sono poco abituate e forse è anche per questo che la tragica morte della giovane commessa è stata un pugno nello stomaco per tutti.

Lo stesso pugno nello stomaco ricevuto esattamente dieci anni fa. Sì, perché nella mente di tanti è inevitabilmente riaffiorato il ricordo, mai sbiadito, del brutale assassinio di Stefania Cancelliere, la 39enne di Isernia massacrata con 80 colpi di matterello nell’androne del condominio di Legnano, in Lombardia. A ucciderla, nel giugno del 2012, fu il marito, da cui lei voleva separarsi.

Storie e vite diverse, quelle di Stefania e di Romina, ma con tratti comuni. L’età, la scelta di costruirsi una vita fuori dal Molise e poi il tragico destino: uccise lontano da casa da chi aveva promesso loro amore e protezione. Uccise perché, in qualche modo, avevano deciso e trovato il coraggio di voltare pagina per lasciarsi il passato alle spalle e provare a costruire un futuro diverso. Uccise da quello che troppo spesso – in maniera semplicistica – viene definito amore malato, ma che amore non è. Semplicemente perché se è violento, non può essere amore.