Reclutava squillo per gli addii al celibato nelle ‘case del sesso’: molisano a processo

Il 55enne della provincia di Campobasso figura tra le 27 persone rinviate a giudizio dal gup di Napoli Nord. Il procedimento a seguito di una maxi-inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione

CAMPOBASSO/NAPOLI. Maxi-inchiesta sulle ‘case del sesso’: c’è anche un 55enne della provincia di Campobasso tra le 27 persone rinviate  a giudizio dal gup di Napoli Nord all’esito dell’udienza preliminare, con il processo che prenderà il via dinanzi alla seconda sezione del tribunale, Collegio A, alla fine di ottobre.

Come riferisce Casertanews.it il molisano si occupava del reclutamento delle squillo. In particolare, secondo gli inquirenti, era ‘addetto’ alla selezione di lucciole da far partecipare a feste private, prevalentemente addii al celibato.

Quella smantellata è una vera e propria organizzazione. Lo sfruttamento della prostituzione avveniva in appartamenti ubicati in diverse città e coinvolgeva donne sia italiane che straniere. 

La presenza delle lucciole nelle case a ‘luci rosse’ veniva pubblicizzata attraverso siti internet con gli annunci che venivano pubblicati da due giovani, uno dei quali minorenne.

 Il gruppo ne gestiva diverse tra la zona di Giugliano ma anche nel Casertano – tra Vitulazio e Mondragone – oltre a Formia, Roma, Campobasso, Napoli e Scafati. In alcuni casi erano le stesse prostitute a diventare ‘procacciatrici’ di colleghe.

Dagli atti d’indagine emerge anche come alcuni degli indagati avessero ‘estorto’ una delle abitazioni utilizzate al capo palazzo, prendendo di fatto ‘possesso’ della casa. Altri indagati rispondono anche di spaccio di droga, in particolare cocaina e marijuana. Sono ben 11 gli episodi di cessione di stupefacenti accertati dagli inquirenti.