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Sviluppo e lavoro per i giovani: il distretto dell’Olio Evo Molisano prende forma

L’appuntamento con la presentazione dell’iniziativa è fissato per sabato nella sala consiliare di Termoli. Il programma


TERMOLI. Riconosciuto di recente dalla Regione Molise, sarà presentato sabato 7 maggio, nella sala consiliare del Comune di Termoli il distretto dell’Olio Evo Molisano.

L’incontro è promosso dal Comitato del distretto, dal consorzio Tump (Turismo Università Medicina e Paesaggio), dal Comune di Termoli e dall’associazione nazionale Città dell’Olio.

GLI INTERVENTI. Interverranno il sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti, Luigi di Majo (presidente del consorzio Tump e del comitato del distretto), Mario Pietracupa (presidente della Fondazione Neuromed e membro del consiglio direttivo del consorzio Tump), Antonio D’Aimmo della Gemelli Molise e vice presidente del consorzio Tump, Michele Sonnessa (presidente dell’associazione nazionale della Città dell’Olio), Nicola Malorn (vicepresidente dell’associazione nazionale delle Città dell’Olio), Antonio De Cristofaro dell’Università degli Studi del Molise e responsabile del comitato scientifico del distretto, Manlio Livio Cassandro (responsabile del comitato tecnico del distretto), il presidente della cooperativa olearia Larinese Alessandro Patuto e Pasquale Di Lena (cultore dell’olivicoltura, ideatore e ambasciatore delle Città dell’Olio). Concluderà i lavori l’assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Molise Nicola Cavaliere.

IL DISTRETTO. L’approvazione del distretto “rappresenta un formidabile – evidenziano i promotori dell’iniziativa – strumento per lo sviluppo del Molise che potrà così diventare una regione produttrice di un olio a residuo zero ed in parte biologico in possesso di tutti i requisiti per la commercializzazione in Italia e nel mondo. Particolare importanza avrà per lo sviluppo dell’occupazione specialmente di molti giovani chiamati a ristrutturare antichi uliveti e a rendere remunerativi quelli vecchi e spesso abbandonati.

Si prevede anche l’abbellimento del paesaggio con tante colline ricoperte da ulivi che, oltre a produrre un olio prezioso, renderanno più salubre l’aria perché com’è noto l’ulivo è la pianta che assorbe più anidride carbonica.

Bisognerà coinvolgere migliaia di persone, specialmente giovani che dovranno impegnarsi nella produzione e vendita dell’olio evo molisano. I finanziamenti sono disponibili con fondi europei e nazionali ma vi è necessità di impegnarsi per elaborare progetti e renderli operativi.

GLI OBIETTIVI. L’obiettivo è di produrre un olio di elevata qualità sia dal punto di vista della salubrità, cioè a residuo zero, e per quanto possibile biologico, sia dal punto di vista del gusto, con le varietà autoctone molisane. Numerosi saranno i temi da affrontare e principalmente il collegamento dello sviluppo della regione con il reddito degli agricoltori, la loro formazione e l’occupazione dei giovani che saranno chiamati ad impegnarsi nelle attività produttive e commerciali”.

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