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San Timoteo, Termoli festeggia il compatrono della città: il programma delle celebrazioni

“La sua figura e il suo insegnamento richiamano fortemente all’unità”, scrive la diocesi


TERMOLI-LARINO. “Con rinnovata fede e spirito sinodale, anche quest’anno la nostra comunità diocesana vuole onorare san Timoteo affinché ci guidi verso Dio per rendere più bella, gioiosa ed evangelica la nostra vita”. Così la diocesi di Termoli-Larino nel comunicare il programma delle celebrazioni del Santo Patrono. La figura insigne di san Timoteo, discepolo dell’apostolo Paolo e suo ‘figlio diletto nella fede’, è patrimonio universale in quanto appartiene alla tradizione della Chiesa sia cattolica che ortodossa. “Vissuto in era sub-apostolica quando la tradizione cristiana era una ed unica, certamente, oggi, la sua figura e il suo insegnamento richiamano fortemente all’unità. La lacerazione e la biforcazione avute dopo lo scisma d’Oriente e d’Occidente (1054) non gli appartengono. Anzi, la devozione alla sua persona diventa un faro per l’unità dei cristiani ed un richiamo all’unica fede e all’unico Signore”, continua la nota inviata alla stampa.

“Termoli ha l’onore e l’onere d’essere custode dell’intero corpo di San Timoteo. Questo privilegio, unico al mondo, lo possiede almeno dal 1239 quando un testo lapideo descrive il suo occultamento, da parte del vescovo Stefano, nella cattedrale della città. Certamente era giunto a Termoli da Costantinopoli durante la IV crociata, ma non si hanno certezze documentali circa la data esatta. Per settecento anni è stato nascosto nel grembo della cattedrale termolese che, l’11 maggio del 1945, lo ha ‘partorito’ essendo, casualmente, stato ritrovato, durante dei lavori di restauro della cripta cittadina”, riportano dalla diocesi.

“Da allora ad oggi sono tante, molteplici e variegate le iniziative che si sono intraprese per portare a conoscenza di questo tesoro lungamente occultato in un loculo sempre più da proporre alla considerazione dei devoti, degli studiosi e tutti coloro che sono interessati alla storia biblica. Non ultimo, il pellegrinaggio straordinario del corpo di san Timoteo a Roma in occasione della prima domenica della Parola di Dio (26 gennaio 2020) voluta da Papa Francesco che ha sostato e venerato il suo corpo nelle Basiliche di San Paolo fuori le mura e di San Pietro. San Timoteo – conclude la nota – è dunque fede, cultura, storia, tradizione, ecumenismo. L’amore di Dio, per intercessione di san Timoteo, sia dunque il dono per il cuore di ognuno di noi perché, traboccante, si riversi su coloro che incontriamo”.

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Pietro

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