Isernia chiede il suo centro diurno per malati di Alzheimer

Emilio Izzo e il figlio di un’anziana colpita dalla malattia oggi davanti al Consiglio regionale: “Sarebbe un sollievo per tante famiglie e costerebbe poco. Campobasso e Termoli hanno la loro struttura, giusto supportare anche la gente di Isernia”.


Davanti ai cancelli del Consiglio regionale del Molise per chiedere l’istituzione di un centro diurno per l’Alzheimer anche a Isernia. Emilio Izzo ha accompagnato stamattina il figlio di un’anziana colpita dalla malattia. “Campobasso ha il suo centro (inaugurato nel settembre scorso a Selvapiana, ndr), Termoli lo stesso – spiega Izzo – E’ ora di dotare anche Isernia di una di queste strutture. Ci sono tante famiglie che sono devastate da questa malattia, tante persone che potrebbero avere un supporto che non costerebbe neanche tanto alla Regione”. Izzo parla di 50mila euro annuali da investire e, proprio per questo, ha scelto il giorno della discussione del bilancio pluriennale di previsione per la sua protesta silenziosa. In Molise, che è una regione popolata prevalentemente da anziani, si contano circa 6mila ultrasettantenni con Alzheimer. Un dato rilevante e un problema che riguarda non solo i malati ma anche le famiglie che assistono queste persone. Realizzare un centro diurno che accolga i malati è un’idea lanciata inizialmente dall’Associazione Alzheimer Isernia ‘Non ti scordar di me’ nata due anni e mezzo fa.

L’intento è quello di trovare uno spazio idoneo dove poter svolgere tutte le attività utili al mantenimento delle abilità residue, oltre ad avere un minimo di socializzazione a loro quasi sempre negata dall’isolamento a casa. Un centro diurno che riesca dunque a riempire un vuoto sul territorio pentro. Lo spazio, secondo Izzo, ci sarebbe già: “Il sindaco Castrataro avrebbe detto che il Comune potrebbe fornire la sede, mentre i familiari assicurano che sosterrebbero il costo dei pasti. Resterebbero – ha concluso Izzo – le spese per l’assistenza dei malati. Non un investimento importante dunque sul piano economico, ma lo sarebbe invece per tanta gente”.