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Bagarre sulla legge elettorale, il M5S: il centrodestra alle corde calpesta ogni principio democratico

Ieri in Consiglio regionale la votazione che ha scatenato ben più di una polemica. I pentastellati attaccano: “A qualcuno, probabilmente, servirà per sedare dissidi interni e blindare poltrone, per salvarsi mentre il Molise sprofonda”


CAMPOBASSO. “Quella scritta ieri in Consiglio regionale è forse la pagina più buia della storia del Molise. È iniziato tutto con una trovata legislativa imbarazzante: in un solo maxi emendamento il centrodestra ha azzerato ogni confronto, ogni forma di dissenso anche interno, impedendo di fatto la discussione”. Così i portavoce M5S su quanto accaduto ieri a palazzo D’Aimmo sulla rivoluzione alla legge elettorale.

“Con un solo voto blindato – spiegano i pentastellati – hanno ritoccano decine di leggi regionali, che incidono direttamente sulla vita dei molisani. Si va dal commercio alla formazione, passando per le commissioni mediche, la ricostruzione post sisma, il piano spiagge, la disciplina dei trabucchi e degli agriturismi. E ancora, l’Egam, la festa della cultura, i tratturi, l’edilizia, le case funerarie, fino al logo del Consiglio regionale”.

“Un’accozzaglia di provvedimenti – attaccano i Cinque Stelle – che abbiamo contestato innanzitutto nel metodo: c’erano anche alcune proposte di buon senso, ma confinare 30 modifiche in un’unica votazione ha impedito l’approfondimento dei singoli temi. Inoltre – proseguono – abbiamo anche forti dubbi sulla legittimità della trovata legislativa: alcuni interventi necessitavano di copertura finanziaria che, invece, non è stata indicata. Ma c’è di più”, sottolineano i pentastellati. “Diversi impegni danno ad alcune categorie ma al contempo tolgono ad altre. Pensiamo al Piano spiagge che, col pretesto di combattere l’erosione, consente ai balneatori di allargare i confini laterali degli stabilimenti. Nessuno dice, però, che ampliando le superfici in concessione fino al 40 per cento, si sottraggono porzioni di arenile alla balneazione libera. Pensiamo ancora – spiegano ulteriormente – all’ampliamento delle funzioni dell’Azienda regionale per la ricostruzione post sisma che potrà occuparsi di accelerare ‘studio, progettazione e realizzazione delle opere pubbliche di competenza e interesse regionale’, anche assumendo personale. In poche parole, l’Arps potrà occuparsi finanche degli interventi previsti nel Pnrr, ma non ci sono i dovuti stanziamenti per ampliare le sue funzioni”.

“La vergogna delle vergogne, poi, è arrivata in serata con l’improvvisa e forse improvvisata modifica della legge elettorale – sferzano i pentastellati – La misura non penalizza le forze politiche più solide come il MoVimento 5 Stelle, ma va avversata per coerenza e rispetto della volontà popolare. A qualcuno, probabilmente, servirà per sedare dissidi interni e blindare poltrone. Ma ciò che è peggio è che il centrodestra pensa alle prossime elezioni regionali finanche in questo momento, con le difficoltà legate al lavoro, la sanità che continua a penalizzare il pubblico a vantaggio del privato e le crescenti preoccupazioni legate all’ambiente, solo per fare alcuni esempi. Insomma l’unico obiettivo del centrodestra, a quanto pare, è salvarsi mentre il Molise sprofonda”, concludono i portavoce M5S.

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