HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Coalizione Civica ‘boccia’ la nuova legge elettorale: “Opportunista e senza coinvolgimento popolare” 

Coalizione Civica ‘boccia’ la nuova legge elettorale: “Opportunista e senza coinvolgimento popolare” 

Il movimento si dichiara pronto a scendere in piazza per evitare che a questo primo emendamento ne segua un altro che aumenti il numero di consiglieri regionali da 20 a 30 


CAMPOBASSO. La modifica della legge elettorale che ha portato l’alzamento della soglia di sbarramento dal 3 al 5 per cento continua a suscitare l’ira di partiti e movimenti, opposti all’attuale maggioranza in Consiglio regionale. A prendere la parola stavolta, dopo le critiche pronunciate già da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, è il Comitato promotore per la Coalizione Civica ‘Il Molise di Domani’, che attraverso una nota stampa ha voluto condannare “il metodo utilizzato da una classe politica che, finora, non ha portato in aula importanti proposte di leggi regionali, ma ha trovato immediatamente la soluzione per difendere le proprie posizioni”. 

“Il blitz compiuto – riferisce il comitato – per modificare le percentuali minime di voti per accedere alla ripartizione dei seggi è l’esempio di una classe politica che dimostra, ancora una volta, di non avere a cuore il Molise ed i suoi cittadini e che pensa solo a sé stessa, agendo in maniera subdola senza alcun coinvolgimento, non solo popolare ma neanche di tutte forze politiche presenti in Consiglio regionale”. 

Secondo i membri di ‘Il Molise di Domani’ questa legge elettorale “fatta alla vigilia delle elezioni” sarebbe il primo atto di un processo che ha come scopo l’aumento del numero degli inquilini di Palazzo d’Aimmo. “Ci impegneremo – dicono – per evitare che il numero di consiglieri passi da 20 a 30. Ipotesi totalmente ingiustificabile – aggiungono – sia per il momento di crisi socioeconomica che il Paese intero sta vivendo, sia in rapporto alla popolazione regionale che diminuisce sempre di più, sia perché sarebbe, evidentemente, uno sperpero di risorse pubbliche. La spesa aumenterebbe di circa 1,4 milioni annui, per 7 milioni di spesa in una legislatura. Indecente e immorale una tale operazione”. 

Ribadendo la necessità di giustizia e morale come baluardi dell’impegno politico, il comitato si dichiara deciso a scendere in piazza “per raccogliere il parere dei cittadini per dire basta allo sperpero delle risorse pubbliche, basta alle ingiustizie, basta con l’arroganza, la prepotenza e gli opportunismi”. 

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