Il Molise scuote il Giro, pazzesca partenza della nona tappa

Sul mitico Macerone, tre km dopo lo start da Isernia, la prima fuga di giornata: è dello scalatore italiano Diego Rosa. E il gruppo si fraziona subito in tre parti e accumula un pesante ritardo. Entusiasmo tra i forlivesi e gli abitanti di Rionero


di Maurizio Cavaliere

Ci si aspettava una tappa emozionante al Giro. E sono state proprio le salite molisane a scuotere la corsa rosa in maniera forse ancora più imprevedibile rispetto alle previsioni di questa attesa nona tappa con arrivo al Blockhaus.

Dopo la partenza da Isernia arriva subito la mitica erta verticale del Macerone. E’ qui che la carovana assiste al primo scatto di giornata che è ancora del ciclista della Eolo-Kometa Cycling Team, Diego Rosa, che, soltanto tre giorni fa era stato il grande protagonista della tappa con arrivo a Scalea. Nell’occasione Rosa aveva corso in solitaria ben 141 chilometri per poi essere ripreso dal gruppo a 28 km dall’arrivo.

Ne ha dunque tanta di benzina lo scalatore di Alba, che è passato da solo nel tratto intermedio tra il Macerone e l’ascesa verso Rionero Sannitico. Nella foto qui in basso lo vediamo da solo in contrada Macchia, 7 km dopo il Macerone e a poca distanza dal centro abitato di Forlì del Sannio. Dopo di lui arriva il gruppo (della maglia rosa Lopez) che già si è spaccato in tre tronconi.

Tantissimi i forlivesi a bordo strada, pronti a incitare i ‘girini’. Qui in paese, ma è così un po’ dappertutto, il Giro è un momento di festa collettiva, anche in ossequio ai grandi campioni dell’epoca eroica del ciclismo, i vari Coppi, Bartali, Girardengo e tutti gli altri, che qui hanno scritto pagine di epica sportiva.

Le strade molisane hanno insomma scosso il giro, da segnalare anche una caduta in un tratto di falsopiano, che ha coinvolto tra gli altri Bilbao e Buitrago. Mentre vi scriviamo i ciclisti, a ritmi vertiginosi, stanno già per affrontare la salita si Roccaraso.

Per la cronaca, al traguardo di Rionero, per il Gran Premio della Montagna, questo è l’ordine d’arrivo: Diego Rosa, Joe Dombrowski, Natnael Testatsio, Felix Gal, Nans Peters, Eduardo Sepulveda. Poi c’è stato il ricongiungimento e ora il gruppetto di testa è composto dai succitati atleti cui vanno ad aggiungersi Filippo Zana, Jonathan Klever Caicedo e James Knox. Incredibile ma vero: in meno di venti chilometri di strada molisana il gruppo della maglia rosa ha accumulato già 4 minuti di ritardo. Viva il Giro.

Foto Sonia Lepore