L'assemblea a Rionero Sannitico
L'assemblea a Rionero Sannitico

Oltre venti le assemblee sul territorio. Spinelli: “Situazione molto complicata”


CAMPOBASSO/ISERNIA. Cinghiali, lupi, bollette, prezzo del latte e burocrazia: queste le problematiche sul tavolo della Colidretti Molise nel corso delle oltre 20 assemblee che si sono svolte sul territorio e che hanno consentito il confronto con un migliaio di imprenditori. “La situazione è molto complicata – ha spiegato il delegato Confederale di Coldiretti Molise Giuseppe Spinelli  – L’emergenza sanitaria ci ha impedito di vederci ed incontrarci in presenza per quasi due anni: è stato un grande handicap per un settore come il nostro che è abituato ad un confronto immediato. Gli incontri sono un momento importante della nostra attività sindacale che ci permettono di illustrare alle imprese il lavoro che stiamo portando avanti per tutelarle e sostenerle anche dallo tsunami rincari”.

Rincari che in Molise si  traducono oggi con un aumento medio dei costi di produzione dei principali fattori produttivi di circa 10 mila euro per azienda e conti in perdita per il 38% delle aziende molisane, con il rischio chiusura che ne perseguita una su dieci.

Sullo sfondo ci sono le storiche problematiche la regione e si trascina dietro da anni senza una soluzione definitiva: presenza fuori controllo dei cinghiali, che devastano i raccolti con cadenza quotidiana, prezzo del latte sottopagato agli allevatori e lungaggini burocratiche solo per citarne alcune. Di converso però vi sono le nuove opportunità che i bandi regionali e nazionali possono offrire alle aziende in questo momento storico tanto difficile per l’intero settore primario.

In particolare sulla annosa questione dei cinghiali, Coldiretti ritiene molto rilevante quanto emerso nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Roma tra gli Assessori regionali all’Agricoltura di tutta Italia, alla presenza della Sottosegretaria alla Transizione ecologica, Vannia Gava. Nel corso dell’incontro, infatti, è emersa la disponibilità del Governo di predisporre ed emanare un apposito Decreto Legge che estenda il periodo di caccia al cinghiale da tre a cinque mesi, la possibilità di operare anche nelle zone oggi vietate alla caccia e nei contesti urbani anche con l’impiego di Carabinieri Forestali, Polizia Locale, mentre i proprietari o conduttori di fondi, muniti di regolare licenza di caccia, dopo aver frequentato un apposito corso, potranno intervenire tutto l’anno.

Nel corso dell’ultima assemblea, in ordine di tempo, svoltasi a Riccia alla presenza del sindaco Pietro Testa, il Direttore regionale, Aniello Ascolese, ha anche auspicato l’attivazione dell’Ispettorato Repressioni Frodi su eventuali pratiche sleali nella filiera del latte, sottolineando come la legge contro le pratiche sleali, che porta la firma di Coldiretti, rappresenta lo strumento con cui oggi le imprese agricole e le associazioni di categoria possono denunciare le violazioni legate al mancato riconoscimento dei costi di produzione.

Vari ed incisivi i risultati ottenuti da Coldiretti a seguito della mobilitazione che ha visto l’organizzazione impegnata sul campo già da febbraio e che ha prodotto: l’ottenimento del bando da 1,5 miliardi di euro sul fotovoltaico sui tetti di stalle e magazzini, utilissimo per ridurre l’impatto dei costi energetici a carico delle imprese; il credito d’imposta del 20% sulla spesa per i carburanti; la rinegoziazione dei mutui agrari fino a 25 anni con la garanzia gratuita di Ismea; la sostituzione dei fertilizzanti chimici con il digestato. Ma non è tutto. Oltre a ciò, la forte azione sindacale di Coldiretti ha consentito di ottenere anche la proroga, fino all’8 luglio 2022, delle aliquote agevolate sull’accisa per il gasolio e la benzina utilizzati come carburante per usi agricoli.

Il delegato Spinelli ha infine tenuto a sottolineare l’importanza delle assemblee in corso di svolgimento, in quanto propedeutiche al rinnovo degli organi statutari, invitando i soci a partecipare alla competizione elettorale interna, per creare la nuova classe dirigente della Coldiretti Molise. “L’autogoverno della nostra organizzazione – ha concluso – è un valore imprescindibile che va accompagnato e sostenuto in quanto la nuova dirigenza dovrà elaborare e governare la linea sindacale della Coldiretti nei rapporti con tutti i livelli Istituzionali presenti sul territorio”.