Isernia, tentata concussione: resta ai domiciliari il direttore dell’Agenzia delle Entrate

L'avvocato Iannitti con Domenico Riccio alle sue spalle (foto archivio)

Il tribunale del Riesame di Campobasso ha respinto il ricorso degli avvocati difensori di Domenico Riccio


CAMPOBASSO-ISERNIA. Resta ai domiciliari Domenico Riccio, il direttore dell’Agenzia provinciale di Isernia indagato dalla procura per tentata concussione.

Il tribunale del Riesame di Campobasso ha infatti respinto il ricorso presentato dagli avvocati difensori, Giuseppe Stellato e Benedetto Iannitti, che avevano chiesto una misura cautelare meno afflittiva nei confronti del loro assistito.

Per la procura pentra, Riccio avrebbe sfruttato la sua posizione di direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate per ottenere 1 milione di euro dalla Dr Motor Company srl di Macchia d’Isernia (vecchia società del gruppo Dr) , in concordato preventivo. In cambio, avrebbe contribuito a ridurre l’esposizione debitoria del gruppo verso l’Agenzia delle Entrate.

A denunciare i fatti, il commissario giudiziale, un commercialista che ha riferito della presunta richiesta di tangente nell’esercizio delle proprie funzioni. Le successive indagini, anche a livello tecnico, avrebbero poi confermato il quadro indiziario. Gli elementi raccolti dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dall’Aliquota della Guardia di Finanza hanno consentito alla procura di chiedere e ottenere dal gip la misura cautelare del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Una notizia, quella dell’arresto, che ha suscitato clamore in città. Il dirigente è infatti molto stimato, anche al di fuori del suo ambiente lavorativo. I legali puntano comunque a ribaltare la situazione, sostenendo che si tratterebbe di un gigantesco equivoco e che Riccio avrebbe chiesto i soldi – 1 milione – non per le sue tasche, ma per le casse dello Stato.