BRUXELLES. Risparmio energetico, diversificazione degli approvvigionamenti e accelerazione della transizione verso le fonti rinnovabili: ecco i punti principali del piano energetico ‘REPowerEu’, presentato dalla Commissione europea. Lo scopo è di accelerare la fine della dipendenza energetica dell’Ue dalla Russia e dai carburanti fossili in generale, con obiettivi più ambiziosi per le rinnovabili e per l’efficienza energetica, come l’introduzione graduale – come riporta TgCom24 – dell’obbligo di installare pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici nuovi entro il 2025.
Anzitutto viene previsto un rafforzamento delle misure d’efficienza energetica a lungo termine, compreso un aumento dal 9 al 13% degli obiettivi vincolanti di efficientamento energetico. Gli Stati dell’Ue saranno inoltre incoraggiati a utilizzare misure fiscali, come la riduzione delle aliquote Iva sui sistemi di riscaldamento ad alta efficienza energetica, sull’isolamento degli edifici, sugli elettrodomestici e su altre tipologie di prodotti.
La diversificazione può avvenire solo attraverso l’identificazione di nuovi fornitori. L’Ue ha già stipulato accordi per incrementare le forniture di Gnl e metano da nuovi partner commerciali. Inoltre, la Commissione europea ha proposto la creazione di un “meccanismo di acquisto congiunto” che servirà a negoziare e stipulare contratti per l’acquisto di gas per conto degli Stati membri partecipanti. La piattaforma consentirà anche l’acquisto congiunto di idrogeno.
La Commissione ha proposto di aumentare la componente del mix energetico prodotta da fonti rinnovabili dal 40 al 45% entro il 2030. Per raggiungere tale obiettivo, si punterà su una strategia europea specifica sul solare che prevede di raddoppiare la capacità fotovoltaica entro il 2025, puntando anche sull’installazione obbligatoria di pannelli solari sui nuovi edifici pubblici e commerciali entro il 2025 e sulle nuove abitazioni entro il 2029. Inoltre, il REPowerEu mira a raddoppiare il tasso di diffusione delle pompe di calore e a creare misure per integrare l’energia geotermica nei sistemi di teleriscaldamento.
Infine, sulle rinnovabili, gli Stati membri dell’Ue dovranno creare delle aree dedicate a esse con processi di autorizzazione più brevi e semplificati nelle aree a minor rischio ambientale. Infine, il piano prevede un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile e 10 milioni di tonnellate di importazioni entro il 2030, per sostituire il gas naturale, il carbone e il petrolio nelle industrie e nei settori dei trasporti più difficili da decarbonizzare.
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