Una Regione a statuto speciale: spunta la proposta per il Molise che non ‘esiste’

Antonino Mancini

L’idea è stata lanciata dal consigliere dell’associazione culturale ‘Meritocrazia Italia’ Antonino Mancini


ISERNIA. Visto che per molti il Molise ‘non esiste’, allora perché non trasfomarlo in una Regione a Statuto Speciale? L’idea arriva da Antonino Mancini, consigliere per il Molise dell’associazione culturale ‘Meritocrazia Italia’.

“Sento parlare spesso negli ultimi tempi – ha spiegato l’avvocato isernino – di Molisannio o di riannessione all’Abruzzo. Credo invece che la mia proposta possa essere un’alternativa, perché il rischio che corre il nostro territorio è quello ‘sparire’ a causa dello spopolamento. Certo, l’iter previsto in questi casi è lungo e complesso, ma penso anche che se ci fosse una reale volontà politica, potrebbe essere questa la soluzione per cambiare, in meglio, le cose e diventare attrattivi. Penso che ne deriverebbe una serie di indubbi vantaggi, in primis in termini di detassazione, che potrebbero convogliare investimenti destinati ad una crescita effettiva. Tempi biblici e arretratezze burocratiche – osserva frenano sempre di più lo sviluppo e la crescita di una Regione che possiede le potenzialità per crescere e fondare sul turismo il proprio elemento maggiormente qualificante”.

Non solo. Ad avviso di Mancini “la continua emigrazione dei molisani rischia di rendere sempre più disabitata la regione, con progressiva e inesorabile trasformazione dei centri abitati in dormitori. I borghi, che pure rientrano tra i più belli d’Italia rischiano di diventare disabitati o, peggio ancora, offrirsi a soluzioni di accoglienza di flussi emigratori che, laddove non gestiti in maniera ottimale, aumenterebbero il senso di alienazione e inadeguatezza e il deterioramento di quei luoghi che, diversamente, potrebbero risultare appetibili per un turismo di qualità che rappresenta allo stato attuale una delle risorse in grado di migliorare in maniera considerevole il reddito pro capite fermando l’inevitabile emorragia della popolazione verso l’esterno. Invece, al contrario, potremmo davvero creare le condizioni ottimali che possano consentire alle persone di restare e ad altre di vedere nel Molise il posto ideale in cui vivere”.

Una tematica, questa, in perfetta sintonia con la ‘mission’ di Meritocrazia Italia.

L’associazione culturale è nata poco meno di tre anni fa con l’intento di dare vita ad un progetto aggregativo, fondato sulla valorizzazione del merito, della formazione, dell’equità e dell’impegno sociale ed ambientale.

La sfida che Meritocrazia Italia intende raccogliere è quella di canalizzare la competenza e l’impegno al servizio della cosa pubblica, grazie all’impegno di tutti coloro che credano sia possibile operare insieme, contro nessuno e per il bene comune, per creare una società equa e giusta, meritevole ed aperta, che consideri le persone in base alle loro qualità, che rimuova gli ostacoli economici e sociali, che premi il merito e non i privilegi, che abbandoni le logiche disegualitarie, clientelari e classiste, per dare spazio alla piena estrinsecazione dell’individuo nel contesto sociale di base e di riferimento.