HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Decreto Concorrenza, appello ai parlamentari molisani: “Non firmate la fiducia a Draghi”

Decreto Concorrenza, appello ai parlamentari molisani: “Non firmate la fiducia a Draghi”

A chiederlo è Azione Civile: “Rappresenta il colpo definitivo allo stato sociale che è alla base dell’impianto costituzionale della nostra Repubblica”


CAMPOBASSO. “Fermate il Decreto Concorrenza e non firmate la fiducia al Governo Draghi”. Questo l’appello alla delegazione parlamentare molisana lanciato da Nicola Lanza, referente del comitato nazionale di Azione Civile.

“Durante un Consiglio dei ministri di soli otto minuti, convocato d’urgenza, in un panorama nazionale distratto dalla guerra in atto – si legge nella nota di Lanza –  Mario Draghi, con l’approvazione della sua maggioranza, ha annunciato che, se necessario, porrà la questione di fiducia per accelerare l’approvazione del Ddl Concorrenza entro il 31 maggio con il pretesto di accedere ai fondi stanziati nel Pnrr.

Il Ddl Concorrenza rappresenta il colpo definitivo allo stato sociale che è alla base dell’impianto costituzionale della nostra Repubblica. Infatti, prevede la privatizzazione di tutti i servizi pubblici locali quali rifiuti, energia, sanità, trasporto pubblico locale, servizi sociali e culturali, telecomunicazioni, acqua, il bene comune per eccellenza, tradendo la volontà di 27 milioni di italiani/e che avevano votato per l’acqua pubblica nel Referendum del 2011.

Con questo colpo di mano, Draghi ed il suo governo dei ‘peggiori’ realizza il progetto annunciato durante il suo discorso d’insediamento, in cui dichiarava che non ci sarebbe stato più posto per i ‘piccoli. Il futuro apparterrà alle multiutility. L’approvazione del decreto, complementare al progetto delle autonomie differenziate, basate sul principio del profitto, produrrebbe conseguenze devastanti nel nostro Paese: riduzione di diritti, precarietà, povertà, forti disuguaglianze tra regioni e tra cittadini. Si realizzerebbe la vera secessione di tristissima memoria.

Azione Civile con il suo presidente Antonio Ingroia, si appellano al quel poco di coscienza rimasta nei nostri parlamentari perché votino ‘no’ a questo scempio della nostra democrazia, perché non calpestino il sangue dei partigiani che, a costo della vita, ci hanno permesso di avere quella che è conosciuta come ‘la più bella del mondo’, la nostra Carta, oggi vessata, calpestata, offesa, vergognosamente cancellata.

Azione Civile – assicura infine Lanza – si batterà, strenuamente, assieme a tutte le forze democratiche della Repubblica, perché si arrivi al ritiro del Ddl Concorrenza”.

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